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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05232021-154642


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
GARBOCCI, ANNA
URN
etd-05232021-154642
Titolo
Comparazione nella scelta tra restauri diretti e indiretti nei settori posteriori e dei relativi materiali di realizzazione: confronto tra letteratura e social media
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Prof. Barone, Antonio
correlatore Dott. Derchi, Giacomo
Parole chiave
  • restauro indiretto
  • restauro diretto
  • posterior sectors
  • indirect restoration
  • direct restoration
  • settori posteriori
  • social media
Data inizio appello
15/06/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/06/2091
Riassunto
Alla base di questo studio vi è il confronto tra quelle che sono le indicazioni nella letteratura riguardo l’esecuzione di un restauro diretto o indiretto (intarsio) nei settori posteriori in denti vitali o trattati endodonticamente e le indicazioni riportate dai vari clinici sui gruppi social (Facebook) presi in esame. In particolare, si pone l’attenzione sulle eventuali differenze o analogie riguardo le risposte dei clinici odontoiatri rispetto a quanto riportato dalla letteratura scientifica.
Per valutare questo aspetto, sono stati formulati due questionari, uno in lingua italiana e l’altro in lingua inglese, comprendenti ciascuno sei domande, ognuna delle quali con tre possibili risposte, pubblicati su diversi gruppi Facebook di odontoiatria, sia italiani che internazionali. In tali questionari vengono chiesti ai partecipanti indicazioni riguardo quando eseguire un restauro piuttosto che un altro, materiali preferibili per la realizzazione di tali restauri e valutazioni sui cementi da utilizzare per i restauri indiretti.
Per entrambi i questionari è stata condotta un’analisi statica, prima generale, in cui si è valutato il numero totale e la percentuale di risposte per ciascuna domanda e le relative medie e deviazioni standard per vedere la variabilità delle risposte; successivamente è stata condotta un’analisi per vedere come cambiava il numero di risposte esatte in base all’Università di laurea, dato che era stato sempre raccolto nei questionari.
Confrontando le risposte raccolte dai questionari con quanto sostenuto dalla letteratura e dagli articoli scientifici, per quanto riguarda i gruppi italiani in quasi tutte le domande la maggioranza dei partecipanti ha indicato la risposta corretta mentre per quel che riguarda i gruppi internazionali la maggior parte dei partecipanti ha indicato la risposta più adeguata solamente in due domande su sei. Occorre, però, tenere di conto che il questionario internazionale ha raccolto un numero esiguo di partecipanti, fattore che può aver influenzato negativamente l’esito dello studio.
In conclusione, è possibile affermare con tale studio che la diffusione dei social anche in ambito odontoiatrico sta favorendo per la maggior parte una corretta propagazione della conoscenza odontostomatologica, almeno per quanto riguarda la conservativa.

The basis of this study is the comparison between the indications in the literature regarding the execution of a direct or indirect restoration (inlay, onlay, overlay) in the posterior sectors of vital or endodontically treated teeth and the indications reported by the various clinicians on the social groups (Facebook) examined. In particular, attention is drawn to any differences or similarities between the responses of dental clinicians and those reported in the scientific literature.
In order to evaluate this aspect, two questionnaires were formulated, one in Italian and the other in English, each containing six questions, each with three possible answers, and published on different dentistry Facebook groups, both Italian and international. In these questionnaires, the participants were asked for indications regarding when to carry out one restoration rather than another, preferable materials for the fabrication of such restorations and evaluations of the cements to be used for indirect restorations.
For both questionnaires, a static analysis was conducted, firstly general, in which the total number and percentage of answers for each question and the relative means and standard deviations were evaluated to see the variability of the answers; then an analysis was conducted to see how the number of correct answers changed according to the university of graduation, which was always collected in the questionnaires.
Comparing the answers collected from the questionnaires with what is supported by the literature and scientific articles, as far as the Italian groups are concerned, in almost all the questions the majority of the participants indicated the correct answer, while as far as the international groups are concerned, the majority of the participants indicated the most appropriate answer in only two questions out of six. However, it should be borne in mind that the international questionnaire had a small number of participants, which may have had a negative influence on the outcome of the study.
In conclusion, it can be stated from this study that the spread of social networks in the dental field is, for the most part, facilitating the correct dissemination of dental knowledge, at least with regard to conservative dentistry.
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