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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05232019-125239


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MECACCI, MATTEO
URN
etd-05232019-125239
Titolo
LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE: CONFRONTO FRA RICOSTRUZIONE CON GRAFT BIOLOGICO E GRAFT ARTIFICIALE.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Parchi, Paolo Domenico
Parole chiave
  • acl
  • Ligament Advanced Reinforcement System (LARS)
  • Hamstring Tendons (HT)
  • legamento crociato anteriore
  • crociato biologico artificiale
  • chirurgia ricostruttiva
Data inizio appello
11/06/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/06/2089
Riassunto
Le lesioni del legamento crociato anteriore rappresentano le più frequenti lesioni dell’apparato ligamentoso del ginocchio. Questo legamento, a causa della sua particolare struttura, della scarsa vascolarizzazione e del posizionamento intra-sinoviale, è dotato di scarse capacità di guarigione spontanea, che nella grande maggioranza dei casi ne scoraggiano il trattamento conservativo; per questo motivo la chirurgia ricostruttiva si è affermata negli anni come gold standard nel suo trattamento. Le distrazioni del LCA sono prevalenti in soggetti giovani e attivi, in cui una mancata ricostruzione chirurgica di questo legamento può segnare gravemente la vita del paziente, limitandolo nelle attività sportive e quotidiane e favorendo fenomeni degenerativi delle strutture osteo-cartilaginee dell’arto lesionato, come la gonartrosi precoce. Le opzioni chirurgiche sono numerose, ciascuna con validi punti a favore. Sono state sviluppate tecniche chirurgiche di augmentation, di ricostruzione in seguito ad avulsione e di ricostruzione completa con neo-ligamento (detto graft). Le ricostruzioni con graft rappresentano la maggioranza, e, a causa della vastità di tecniche chirurgiche e graft utilizzabili, anche le più studiate e discusse. Attualmente l’impianto ritenuto gold standard è quello ottenuto attraverso trapianto autologo, mentre rimangono alcuni dubbi sull’utilizzo di impianti artificiali. L’utilizzo dei graft sintetici è stato infatti fortemente criticato negli anni a causa delle frequenti complicanze, sia di tipo infiammatorio (sinoviti reattive), che meccanico (rottura precoce dell’impianto), e per questo motivo relegato a piccoli gruppi selezionati di pazienti, come i pazienti non sportivi o di età avanzata. Tuttavia, alcuni studi recenti hanno osservato il comportamento di graft artificiali di nuova generazione, ottenendo risultati incoraggianti che potrebbero tornare a dare fiducia nell’utilizzo di questi impianti in un più ampio range di pazienti.
L’obbiettivo di questa tesi è mettere a confronto l’out-come delle ricostruzioni effettuate con graft artificiale LARS (Ligament Advanced Reinforcement System) con quelle effettuate con graft biologico HT (Hamstring Tendons), attraverso una valutazione multidimensionale, sia oggettiva che soggettiva, dei pazienti operati tra il 2007 ed il 2010 nel reparto di Ortopedia I dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
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