logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05232019-102806


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
ALBANESI, SUSANNA
URN
etd-05232019-102806
Titolo
Parodontite e Ipertensione Arteriosa: reazione di fase acuta e effetti sistemici dopo terapia parodontale non chirurgica. Un clinical trial randomizzato.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Prof. Graziani, Filippo
Parole chiave
  • acute phase reaction
  • hypertension
  • infiammazione sistemica
  • ipertensione
  • non surgical periodontal treatment
  • parodontite
  • periodontitis
  • reazione di fase acuta
  • systemic inflammation
  • trattamento parodontale non chirurgico
Data inizio appello
10/06/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/06/2089
Riassunto
Parodontite e ipertensione arteriosa sono due patologie croniche estremamente diffuse in tutto il mondo. I pazienti affetti da parodontite severa presentano un quadro infiammatorio sistemico cronico ed una ridotta funzionalità endoteliale, e sono quindi esposti ad un maggior rischio di eventi cardiovascolari. L’infiammazione locale e la batteriemia che si associano alla malattia parodontale sono i due principali meccanismi individuati come responsabili di tali effetti sistemici. Inoltre, la parodontite sembra poter determinare un incremento dei valori pressori sia in pazienti normotesi che in pazienti ipertesi. Il trattamento parodontale non chirurgico, oltre ad avere effetti positivi sui tessuti parodontali, sembra associarsi anche ad una riduzione dei marker sistemici dell’infiammazione. Nelle ore immediatamente successive al trattamento, però, si riscontra una reazione di fase acuta piuttosto importante, la cui intensità aumenta all’aumentare della durata del trattamento.
Lo studio ha previsto l’inclusione di 40 pazienti affetti da parodontite e ipertensione arteriosa. L’obiettivo primario della nostra ricerca è stato quello di valutare se nel gruppo trattato con protocollo convenzionale a quadranti (Q-SRP) a 24 ore dal trattamento si ha una risposta infiammatoria meno intensa rispetto al gruppo trattato con protocollo full-mouth (FM-SRP). Inoltre, sono stati valutati gli effetti sistemici del trattamento parodontale a distanza di 3 mesi. I parametri considerati sono stati i livelli sierici di proteina C reattiva (PCR), interleuchina 6 (IL-6), glucosio, colesterolo totale, colesterolo HDL e LDL, trigliceridi, emoglobina glicata (HbA1c) e insulina e i valori di pressione sistolica, pressione diastolica, frequenza cardiaca e temperatura corporea. I risultati ottenuti hanno dimostrato che nel gruppo trattato con protocollo FM-SRP a 24 ore vi è un picco ematico di PCR significativamente maggiore rispetto al gruppo trattato con protocollo Q-SRP, con un incremento dei livelli di PCR che aumenta all’aumentare della durata del trattamento in maniera lineare. Inoltre, è stata osservata anche una riduzione statisticamente significativa dei valori di pressione sistolica e diastolica a 3 mesi. A 3 mesi dal trattamento è stata osservata anche una riduzione dei livelli di PCR in entrambi i gruppi, seppur non statisticamente significativa. In conclusione, possiamo inferire che il protocollo Q-SRP è in grado di contenere l'intensità della risposta di fase acuta a 24 ore e che la terapia parodontale non chirurgica è in grado migliorare il controllo pressorio a 3 mesi. In base a questi risultati è raccomandabile utilizzare il protocollo convenzionale a quadranti nei pazienti che presentano comorbidità e che hanno un elevato rischio di eventi cardiovascolari.
File