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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05232016-180537


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CALABRO', LAURA
URN
etd-05232016-180537
Titolo
Eruzione di Codola: dati geochimici preliminari
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof. Zanchetta, Giovanni
correlatore Prof. Santacroce, Roberto
Parole chiave
  • tesi
  • magistrale
  • 15/16
Data inizio appello
10/06/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il Somma-Vesuvio è uno stratovulcano situato al margine meridionale della Piana Campana. Nonostante, esso sia uno dei vulcani più studiati al mondo vi sono ancora diverse problematiche rimaste aperte riguardanti la data d'inizio dell’attività, il numero e il tipo di eruzioni, la genesi dei magmi e l’evoluzione della camera magmatica. Alcuni autori, considerano l'inizio dell’attività del Somma-Vesuvio intorno a 22ka con l'eruzione delle Pomici di Base, mentre altri autori la fanno risalire a circa 25ka con l'eruzione di Codola. Allo stato attuale, l'attribuzione dell'eruzione Codola ad una sorgente Campana specifica è ancora dibattuta. I prodotti dell’ attività più antica del Somma-Vesuvio sono saturi o leggermente sotto saturi in silice in silice (K-trachite a k-latite), mentre i prodotti dell’attività più recente mostrano una forte sottosaturazione in silice (fonolite-fono-tephrite tephrite). Dai dati che sono stati studiati fino ad oggi, il sistema vulcanico vesuviano è caratterizzato dalla presenza costante di serbatoi magmatici, la cui profondità varia nel tempo, alimentati da masse discrete di magma mafico di provenienza profonda. Quello che finora si è osservato è che all’aumentare del volume e dell’età le camere magmatiche vesuviane potrebbero evolvere cambiando forma e tipo di stratificazione composizionale partendo da uno stadio iniziale, con camere ad alto rapporto d’aspetto, fino ad uno stadio finale, aventi camere a rapporto d’aspetto medio-basso, a “due falde”, con un gradiente composizionale separate da un sottile “boundary layer”. Lo scopo di questo lavoro di tesi è quello di fornire un contributo alla conoscenza dell’eruzione di Codola e dell’evoluzione della camera magmatica. Con lo scopo di proseguire queste finalità ci siamo posti due obbiettivi:1) La raccolta e l’elaborazione dei dati dell’eruzione di Codola; e 2) La ricostruzione della camera magmatica del Somma – Vesuvio. I campioni analizzati sono stati prelevati dalla sezione stratigrafica localizzata nella zona di Castel S. Giorgio; le analisi effettuate consistono nella separazione e polverizzazione delle pomici e delle scorie per le analisi per fluorescenza a raggi X (XRF), diffrattometria a raggi x(XRD) e Inductively Coupled Plasma mass Spectrometry (ICP-MS);Separazione dei cristalli per le Melt inclusion (MI); Preparazione campioni per l’analisi dello Sr e del Nd per il thermal Ionization Mass Spectrometry(TIMS); infine, i calsti pomicei e scoriacei di interesse sono stati inglobati per la realizzazione di sezioni sottili adatte per analisi alla microsonda elettronica (SEM). I dati geochimici e isotopici ottenuti dai campioni prelevati e dai dati di letteratura indicano una probabile origine vesuviana. Si è tentato di stimare il volume dell’eruzione e l’altezza della colonna per definirne lo stile eruttivo. Dai nostri dati risulta un volume stimato compreso fra 0.20 e 0.70 km3; e un’altezza stimata compresa fra 21 e 24km e con una portata compreso tra 107 e 108 kg/s. Questi dati ci suggeriscono che Codola sia una sub-pliniana con colonna oscillante in un regime transizionale. I nostri dati, inoltre, hanno messo in evidenza come la camera magmatica del Somma-Vesuvio, che ha dato l’eruzione di Codola, sia una camera ad alto-medio rapporto d’aspetto, i cui prodotti trachitici sono il risultato della cristallizzazione frazionata di un magma latitico (Taurano).
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