Thesis etd-05232016-174024 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
MAGNACCA, FABIO
URN
etd-05232016-174024
Thesis title
L'usura bancaria: profili teorici e pratici. Le modalita' di redazione della Consulenza Tecnica d'Ufficio
Department
ECONOMIA E MANAGEMENT
Course of study
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Supervisors
relatore Prof. Poddighe, Francesco
Keywords
- Anatocismo
- C.T.U.
- Consulenza
- Usura
Graduation session start date
13/06/2016
Availability
Full
Summary
Cos’è l’usura?
Si tratta, in linea generale, di un fenomeno di natura criminale a grande impatto sociale.
Il termine “usura” (dal latino uti, usare), che viene correntemente impiegato per designare un prestito di denaro ad alto interesse, è contrassegnato dalla partecipazione attiva di due soggetti: l’usuraio e l’usurato. L’usuraio è la persona che approfitta proditoriamente del grave stato di bisogno in cui versa l’usurato. Ciò avviene attraverso la stipula di un vero e proprio contratto a prestazioni corrispettive, sinallagmatico, a tutto svantaggio dell’usurato e dal quale l’usuraio può trarne vantaggi di carattere pecuniario o non pecuniario.
Nell’immaginario collettivo gli usurai sono personaggi oscuri che si muovono dentro i circuiti della criminalità organizzata. Soggetti che approfittano delle famiglie e degli imprenditori che non riescono ad avere credito dalle banche, o più semplicemente di chi non può regolarmente far fronte agli impegni presi in tempi più o meno recenti.
Ma oltre all’usura dei cosiddetti “cravattari” o “strozzini”, negli ultimi tempi si è sempre più spesso sentito parlare di usura bancaria. Il fenomeno dell’usura oggetto di indagine infatti non si riferisce al reato di usura in senso sociale, comunemente inteso, ma riguarda proprio quest’ultima forma di usura, ovvero l’applicazione sui finanziamenti concessi ai clienti dagli istituti di credito, oppure nei rapporti di conto corrente, di tassi di interesse effettivi che, sommando il tasso nominale e tutti gli oneri relativi alla concessione del credito, superano il limite consentito dalla fondamentale legge sull’usura: la legge 7 marzo 1996, n. 108.
Si tratta, in linea generale, di un fenomeno di natura criminale a grande impatto sociale.
Il termine “usura” (dal latino uti, usare), che viene correntemente impiegato per designare un prestito di denaro ad alto interesse, è contrassegnato dalla partecipazione attiva di due soggetti: l’usuraio e l’usurato. L’usuraio è la persona che approfitta proditoriamente del grave stato di bisogno in cui versa l’usurato. Ciò avviene attraverso la stipula di un vero e proprio contratto a prestazioni corrispettive, sinallagmatico, a tutto svantaggio dell’usurato e dal quale l’usuraio può trarne vantaggi di carattere pecuniario o non pecuniario.
Nell’immaginario collettivo gli usurai sono personaggi oscuri che si muovono dentro i circuiti della criminalità organizzata. Soggetti che approfittano delle famiglie e degli imprenditori che non riescono ad avere credito dalle banche, o più semplicemente di chi non può regolarmente far fronte agli impegni presi in tempi più o meno recenti.
Ma oltre all’usura dei cosiddetti “cravattari” o “strozzini”, negli ultimi tempi si è sempre più spesso sentito parlare di usura bancaria. Il fenomeno dell’usura oggetto di indagine infatti non si riferisce al reato di usura in senso sociale, comunemente inteso, ma riguarda proprio quest’ultima forma di usura, ovvero l’applicazione sui finanziamenti concessi ai clienti dagli istituti di credito, oppure nei rapporti di conto corrente, di tassi di interesse effettivi che, sommando il tasso nominale e tutti gli oneri relativi alla concessione del credito, superano il limite consentito dalla fondamentale legge sull’usura: la legge 7 marzo 1996, n. 108.
File
Nome file | Dimensione |
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usuraban...nacca.pdf | 3.67 Mb |
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