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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05232016-121117


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CERESOLI, SARA
URN
etd-05232016-121117
Titolo
Risposta allo stress della steroidogenesi surrenalica
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Bernini, Giampaolo
Parole chiave
  • aldosterone
  • cortisolo
  • stress
  • surrene
Data inizio appello
14/06/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto

La letteratura fornisce, attualmente, pochi dati circa il ruolo dell’ACTH nella regolazione dell’attività mineralcorticoide in condizioni di stress, nei pazienti affetti da ipertensione essenziale.
Per valutare l’esistenza di un sottogruppo di ipertesi essenziali, nei quali l’aumento dell’ACTH stress-mediato indurrebbe un’ipersecrezione di aldosterone, è stato condotto uno studio prospettico, che ha confrontato la risposta clinica, biochimica e cardiovascolare a un test da sforzo al cicloergometro in 19 ipertesi essenziali, in 15 pazienti affetti da iperaldosteronismo primario e in 16 controlli normotesi.
Lo stress fisico ha determinato, all’apice dello sforzo, un incremento significativo della pressione arteriosa sistolica (p<0.01) e della frequenza cardiaca (p<0.001) in tutti i gruppi esaminati e un aumento significativo della pressione arteriosa diastolica (p<0.01) negli ipertesi essenziali.
I valori di picco dell’ACTH, registrati al termine del test da sforzo al cicloergometro, sono risultati significativamente maggiori in entrambi i gruppi di pazienti ipertesi (p<0.01) rispetto ai controlli sani.
I valori di picco dell’aldosterone, anch’essi riferiti alla fase di recupero, sono risultati significativamente maggiori nei pazienti affetti da iperaldosteronismo primario (p<0.01) e negli ipertesi essenziali (p<0.05) rispetto ai soggetti normotesi, in netto contrasto con l’andamento della cortisolemia, che, pur aumentando significativamente (p<0.05) al termine della prova in tutti i partecipanti, non ha mostrato alcuna divergenza di comportamento tra ipertesi e normotesi.
I nostri dati indicano che, nei pazienti ipertesi, indipendentemente dall’eziologia degli elevati valori pressori, l’esercizio fisico induce un aumento dell’ACTH e un concomitante incremento dell’aldosterone più marcati rispetto a quanto osservato nei soggetti normotesi di controllo; il fatto che l’andamento della cortisolemia non mostri un’analoga differenza tra ipertesi e normotesi depone per un’influenza diretta dell’ACTH sulla secrezione mineralcorticoide.
Inoltre, la sostanziale sovrapponibilità di comportamento dell’ACTH e dell’aldosterone in risposta allo stress fisico negli ipertesi essenziali e nei pazienti affetti da iperaldosteronismo primario sembrerebbe confermare l’ipotesi iniziale, secondo la quale una quota variabile di ipertesi essenziali produrrebbe quantità di aldosterone superiori all’atteso in risposta alla liberazione di ACTH mediata da condizioni stressanti.
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