Thesis etd-05232016-104111 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale LM5
Author
BINI, DANIELA
URN
etd-05232016-104111
Thesis title
La sospensione del procedimento con messa alla prova: criticita' normative e prime applicazioni giurisprudenziali.
Department
GIURISPRUDENZA
Course of study
GIURISPRUDENZA
Supervisors
relatore Prof.ssa Bonini, Valentina
Keywords
- prova
- alla
- messa
Graduation session start date
20/06/2016
Availability
Full
Summary
La legge n. 67/2014 disciplina l’istituto della sospensione del procedimento con la messa alla prova, ed il relativo testo e’ stato pubblicato in G.U. il 2 maggio 2014.
Questa legge è stata strutturata proprio dall'esigenza di individuare soluzioni alternative al carcere e, allo stesso tempo, deflattive del processo, ispirandosi al principio di residualità della sanzione penale e di minor sacrificio possibile della libertà personale, ed e’ stata sollecitata all’Italia dagli Organi dell’Unione che hanno imposto al nostro paese di adottare misure per ovviare alla drammaticità del sovraffollamento carcerario.
Le norme si pongono l’obiettivo di orientare l’attivita’ giurisdizionale verso definizioni del procedimento diverse dalla sentenza penale di condanna, sollecitando cosi’ l’interesse dell’indagato o dell’imputato a mutare il proprio comportamento, a riparare le conseguenze dannose delle proprie azioni costituenti reato, ad adempiere spontaneamente agli obblighi determinati dal giudice per ottenere una pronuncia di estinzione del reato. Quindi scopo della norma e’, al contempo, deflazionare il carico dei processi pendenti e limitare, in via concreta, l’applicazione delle pene detentive per i reati di c.d. minima entita’ puniti con la pena pecuniaria o con la pena detentiva non superiore nel massimo a quattro anni, nonche’ per i delitti indicati nell’art. 550 c.p.p.
Questa legge è stata strutturata proprio dall'esigenza di individuare soluzioni alternative al carcere e, allo stesso tempo, deflattive del processo, ispirandosi al principio di residualità della sanzione penale e di minor sacrificio possibile della libertà personale, ed e’ stata sollecitata all’Italia dagli Organi dell’Unione che hanno imposto al nostro paese di adottare misure per ovviare alla drammaticità del sovraffollamento carcerario.
Le norme si pongono l’obiettivo di orientare l’attivita’ giurisdizionale verso definizioni del procedimento diverse dalla sentenza penale di condanna, sollecitando cosi’ l’interesse dell’indagato o dell’imputato a mutare il proprio comportamento, a riparare le conseguenze dannose delle proprie azioni costituenti reato, ad adempiere spontaneamente agli obblighi determinati dal giudice per ottenere una pronuncia di estinzione del reato. Quindi scopo della norma e’, al contempo, deflazionare il carico dei processi pendenti e limitare, in via concreta, l’applicazione delle pene detentive per i reati di c.d. minima entita’ puniti con la pena pecuniaria o con la pena detentiva non superiore nel massimo a quattro anni, nonche’ per i delitti indicati nell’art. 550 c.p.p.
File
Nome file | Dimensione |
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legge_67...x_ter.pdf | 890.16 Kb |
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