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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05232015-183554


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
FRATTINO, ALESSANDRA
URN
etd-05232015-183554
Titolo
EMORRAGIE DEL TRATTO DIGERENTE PROSSIMALE IN PAZIENTI IN TERAPIA CON ANTICOAGULANTI ORALI: GESTIONE CLINICA ED ENDOSCOPICA
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
GASTROENTEROLOGIA
Relatori
relatore Prof. Marchi, Santino
Parole chiave
  • anticoagulanti orali
  • prossimale
  • digerente
  • endoscopia
  • emorragie
Data inizio appello
23/06/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione: Le emorragie del tratto digerente prossimale costituiscono il principale campo di applicazione dell'endoscopia in urgenza. Nei pazienti in terapia con anticoagulanti orali costituiscono una complicanza severa, in quanto la loro gestione risente delle strategie messe in campo per ripristinare lo stato emocoagulativo del paziente e costituiscono per l'endoscopista una sfida dal punto di vista gestionale e procedurale.
Materiali e metodi: Da settembre 2015 è attivo nell'ospedale di Livorno il servizio di pronta disponibilità endoscopica per le urgenze. Da tale data e per sette mesi consecutivi sono stati raccolti i dati dei pazienti afferenti al pronto soccorso della struttura. I 28 pazienti in terapia con anticoagulanti orali sono stati messi a confronto con gli 82 pazienti non in terapia con questi farmaci per età, sesso, diagnosi endoscopica, tipo di trattamento endoscopico effettuato, mortalità peri-evento. Nei pazienti con sospetta emorragia digestiva superiore non varicosa è stata impostata terapia con PPI prima di sottoporre i pazienti ad endoscopia.
Risultati: È stato possibile individuare una causa di emorragia digestiva nel 75,44% dei casi (86 pazienti). La causa più frequentemente osservata, in entrambi i gruppi di pazienti, è stata l'ulcera peptica, che interessava il 25% ed il 36,5% rispettivamente dei pazienti in terapia con anticoagulanti orali e non (P < 0,05). Di questi, solo 3 pazienti in terapia con anticoagulanti orali (42,86%) e 9 pazienti non in terapia con anticoagulanti orali (29,03%) hanno richiesto una terapia emostatica endoscopica (P < 0,05). Non è stata peraltro osservata una differenza statisticamente significativa neanche per la tecnica emostatica adoperata. Le altre cause di emorragia digestiva più frequentemente descritte nel gruppo di pazienti in terapia con anticoagulanti orali sono state la gastroduodenopatia erosiva e le neoplasie benigne o maligne (17,86%), mentre nei pazienti non in terapia con anticoagulanti orali sono state la gastroduodenopatia erosiva (10,47%) e le varici esofago-gastriche (9,3%). È stata necessaria la ripetizione dell'esofago-gastro-duodenoscopia per visione ostacolata da materiale ematico o ingesti in 11 pazienti (9,65% del totale). Il tasso di mortalità peri-evento è stato del 7,14% nei pazienti in terapia con anticoagulanti orali e del'1,16% nei pazienti non in terapia con anticoagulanti orali (P < 0,05).
Discussione: La bassa percentuale di ulcere trattate (complessivamente 31,8%) risente dell'impostazione della terapia con PPI già all'arrivo in pronto soccorso, appena ipotizzata un'emorragia digestiva superiore non varicosa, come già riportato da altri studi in letteratura. Non sono state osservate differenze statisticamente significative tra pazienti in terapia con anticoagulanti orali e non, per quanto riguarda mortalità, causa di emorragia dell'apparato digerente prossimale, necessità di trattamento emostatico endoscopico, tecnica emostatica effettuata. Questo dato sottolinea l'importanza della pronta esecuzione dell'endoscopia nel setting dell'urgenza emorragica, oltre che dell'impostazione della reversal therapy per ripristinare lo stato emocoagulativo in pazienti con diatesi emorragica.
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