Tesi etd-05222020-123433 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
GUARRACINO, DARIO
URN
etd-05222020-123433
Titolo
Trattamento multimodale del mesotelioma pleurico maligno (MPM): ruolo e risultati della chemioterapia ipertermica intrapleurica (HITOC)
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Lucchi, Marco
Parole chiave
- chemioterapia ipertermica intrapleurica
- mesotelioma pleurico maligno
- trattamento multimodale mesotelioma pleurico
Data inizio appello
09/06/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/06/2090
Riassunto
Il mesotelioma è un tumore primitivo che origina dal mesotelio, lo strato di cellule epiteliali che riveste la superficie di pleura, peritoneo, pericardio e tunica vaginale del testicolo. Il mesotelioma pleurico maligno (MPM) rappresenta la forma più frequente, costituendo circa l’80% dei casi di mesotelioma.
Nella maggior parte dei casi lo sviluppo della neoplasia è correlato all’esposizione all’asbesto, minerale di origine naturale ampiamente utilizzato in passato a scopi industriali.
Il MPM è un tumore estremamente aggressivo, con una sopravvivenza che varia dai 7-9 mesi in assenza di trattamento a 12 mesi nei pazienti sottoposti a chemioterapia. Tuttavia, in alcune casistiche sono riportate sopravvivenze maggiori in pazienti selezionati dopo trattamento multimodale.
Il trattamento del MPM è tuttora oggetto di discussione, poiché nessun approccio terapeutico, chirurgico, oncologico o radioterapico, ha dimostrato una superiorità significativa in termini di sopravvivenza o controllo di malattia. Per tale ragione, negli ultimi anni si è affermata la necessità di un approccio multimodale, all’interno del quale la chirurgia mantiene, in casi selezionati, un ruolo centrale finalizzato alla citoriduzione, ovvero all’asportazione della maggior parte della massa tumorale.
Anche il trattamento chirurgico, ad oggi, è oggetto di un acceso dibattito, laddove una chirurgia altamente demolitiva, pur promettendo una resezione più estesa, è associata a tassi più elevati di complicanze peri-operatorie, ad una qualità di vita peggiore e ad una compliance minore al trattamento multimodale.
Sin dal 2005, presso l’Unità Operativa di Chirurgia Toracica di Pisa, è stato adottato un approccio in grado di combinare una chirurgia finalizzata alla riduzione macroscopica della malattia, ma allo stesso tempo tollerabile per il paziente, con un trattamento locale citotossico sui residui microscopici.
L’obiettivo di questo studio è stato valutare l’efficacia della chirurgia citoriduttiva, pleurectomia/decorticazione, con risparmio del diaframma, del polmone e del pericardio associata ad un trattamento chemioterapico locale ipertermico intraoperatorio (Hypertermic IntraTHOracic Chemotherapy, HITHOC) come primo step di un approccio multimodale in pazienti affetti da mesotelioma pleurico maligno.
Nella maggior parte dei casi lo sviluppo della neoplasia è correlato all’esposizione all’asbesto, minerale di origine naturale ampiamente utilizzato in passato a scopi industriali.
Il MPM è un tumore estremamente aggressivo, con una sopravvivenza che varia dai 7-9 mesi in assenza di trattamento a 12 mesi nei pazienti sottoposti a chemioterapia. Tuttavia, in alcune casistiche sono riportate sopravvivenze maggiori in pazienti selezionati dopo trattamento multimodale.
Il trattamento del MPM è tuttora oggetto di discussione, poiché nessun approccio terapeutico, chirurgico, oncologico o radioterapico, ha dimostrato una superiorità significativa in termini di sopravvivenza o controllo di malattia. Per tale ragione, negli ultimi anni si è affermata la necessità di un approccio multimodale, all’interno del quale la chirurgia mantiene, in casi selezionati, un ruolo centrale finalizzato alla citoriduzione, ovvero all’asportazione della maggior parte della massa tumorale.
Anche il trattamento chirurgico, ad oggi, è oggetto di un acceso dibattito, laddove una chirurgia altamente demolitiva, pur promettendo una resezione più estesa, è associata a tassi più elevati di complicanze peri-operatorie, ad una qualità di vita peggiore e ad una compliance minore al trattamento multimodale.
Sin dal 2005, presso l’Unità Operativa di Chirurgia Toracica di Pisa, è stato adottato un approccio in grado di combinare una chirurgia finalizzata alla riduzione macroscopica della malattia, ma allo stesso tempo tollerabile per il paziente, con un trattamento locale citotossico sui residui microscopici.
L’obiettivo di questo studio è stato valutare l’efficacia della chirurgia citoriduttiva, pleurectomia/decorticazione, con risparmio del diaframma, del polmone e del pericardio associata ad un trattamento chemioterapico locale ipertermico intraoperatorio (Hypertermic IntraTHOracic Chemotherapy, HITHOC) come primo step di un approccio multimodale in pazienti affetti da mesotelioma pleurico maligno.
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