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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05222012-220819


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BONANNO, SABRINA
URN
etd-05222012-220819
Titolo
Elton Mayo - Gli esperimenti di Hawthorne
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
SISTEMI E PROGETTI DI COMUNICAZIONE
Relatori
relatore Bientinesi, Fabrizio
correlatore Prof. Guidi, Marco Enrico Luigi
Parole chiave
  • effetto Hawthorne
Data inizio appello
11/06/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/06/2052
Riassunto
RIASSUNTO
ELTON MAYO – GLI ESPERIMENTI DI HAWTHORNE
Elton Mayo è stato il fondatore della Scuola delle Relazioni Umane e l’iniziatore di un nuovo modo di concepire il mondo del lavoro e in particolare quello industriale.
Il presente elaborato è costituito principalmente da tre parti:
• Una parte introduttiva centrata sulla descrizione dell’ideologia di Elton Mayo e dei suoi collaboratori, la diffusione della nascita delle Relazioni Umani e i nuovi principi e tecniche applicate al mondo dell’industria.
• Una parte centrale costituita dall’esposizione degli esperimenti di Hawthorne e i risultati ad essi correlati
• Una parte conclusiva con l’esposizione delle critiche a Elton Mayo e agli esperimenti di Hawthorne dal punto di vista sia ideologico sia statistico.
L’incipit del presente elaborato è una elencazione dei motivi di continuità e di contrasto tra l’ideologia di Taylor e Elton Mayo. A una descrizione dettagliata delle teorie dei due autori, segue una dimostrazione delle differenze e congruenze tra i due studiosi e la presentazione delle ragioni storiche e di contesto che hanno portato inevitabilmente al tramonto di una corrente di pensiero e al successo dell’altra.
L’organizzazione scientifica del lavoro elaborata da Taylor prevede la misurazione e la standardizzazione di ogni processo lavorativo in modo da calcolare il metodo ottimale per ottenere la migliore efficienza lavorativa. La strada del miglioramento del rendimento produttivo viene seguita anche da Mayo attraverso l’analisi di fattori diversi. Aspetti psicologici, motivazionali, di contesto sono tutte variabili che Mayo prende in considerazione per ottenere l’armonia dell’ambiente lavorativo, capace di generare la massima produttività. Come Taylor, il sociologo australiano è stato oggetto di numerose critiche riguardo la sua ideologia del mondo lavorativo o meglio è tramite Taylor che viene accusato di cercare giustificazioni allo sfruttamento operaio del Taylorismo.
L’esposizione e la descrizione delle prime ricerche di psicologia industriale è necessaria per comprendere al meglio l’evoluzione degli studi nel campo industriale e in particolare lo sviluppo metodologico e il cambiamento d’ideologia nella valutazione dei fattori durante la sperimentazione. Dai vari esperimenti concentrati sulla fatica fisiologica delle prime ricerche di psicologia industriale, si passò ben presto allo studio di fattori come la monotonia e la noia che portarono allo sviluppo delle ideologie di Mayo.
I primi esperimenti nel campo della psicologia industriale hanno avuto una grande influenza sugli studi di Mayo e dei suoi collaboratori.
Il sociologo australiano partì dalle teorie elaborate sul mondo lavorativo per arrivare a trattare idee sulla società moderna in generale. Riprendendo il concetto di anomia sviluppata da Durkheim, egli tentò di trovare una soluzione alle problematiche del mondo moderno tramite cambiamenti nelle relazioni umane dell’ambiente lavorativo. La risoluzione dei problemi della fabbrica e la collaborazione tra le varie parti sociali può generare, secondo Mayo, un equilibrio e uno status di benessere tale da comportare la diffusione di un ambiente migliore per tutta la società. La solidarietà e l’integrazione sociale può essere diffusa grazie a una coesione sociale che parte dal mondo lavorativo dell’industria. La fabbrica ha un ruolo sociale nella diffusione di integrazione, collaborazione e coesione sociale in tutta la comunità cittadina.
La parte centrale dell’elaborato è una descrizione dettagliata degli esperimenti più importanti eseguiti dalla Scuola delle Relazioni Umane sotto la guida di Elton Mayo in seguito ai famosi esperimenti sull’illuminazione: cioè l’ esperimento del montaggio dei relè, del locale della mica e il programma delle interviste compiuti presso lo stabilimento di Hawthorne dal 1927 al 1932. Gli studi sull’illuminazione avevano riportato dei risultati inaspettati, dando vita a quello che venne definito l’effetto Hawthorne.
Per il semplice fatto di essere sotto esperimento, i lavoratori producevano di più. L’esperimento nella sala di montaggio dei relè vide l’osservazione di cinque operaie sottoposte a variabili sperimentali. L’introduzione di pause di riposo e orari ridotti generavano non una perdita di tempo lavorativo ma un maggiore attività produttiva. L’esperimento del locale della mica è stato uno studio simile a quello del montaggio dei relè e una conferma dei risultati precedentemente ottenuti.
L’ampliamento della ricerca consistette in un Programma di interviste, durante il quale i dipendenti furono intervistati e ascoltati nei loro reclami, problemi e lamentele. L’attenzione si concentrava sul fattore umano di ogni singolo lavoratore, cioè non più soltanto sugli aspetti lavorativi ma anche sugli aspetti psicologici e sociali che rivestono la vita di ogni essere umano.
La conoscenza delle esigenze dei lavoratori, attraverso il Programma delle Interviste, permetteva un flusso di comunicazione e una trasmissione di informazioni più efficace. I colloqui con i lavoratori comportavano anche altre conseguenze positive al lavoro dell’industria, durante le interviste i lavoratori avevano modo di sfogare le proprie lamentele e le proprie frustrazione e questo semplice sfogo permetteva loro di sentirsi meglio anche qualora nessun cambiamento pratico fosse attuato.
Sono riportate, inoltre, tecniche, metodi e modelli eseguiti durante la sperimentazione e le conclusioni tratte dall’applicazione di diverse variabili. I tre esperimenti, in breve, portarono a quelli che poi furono le idee principali dell’ideologia di Mayo.
All’interno della vita di fabbrica vi era un organizzazione formale attraverso la quale la dirigenza emanava i propri obiettivi e scopi, ma accanto ad essa vi era un organizzazione informale costituita in maniera spontanea dagli stessi lavoratori. Quest’ultimi, infatti, si organizzavano in gruppi di lavoro con norme, idee, motivazioni, status comuni. Dagli esperimenti emerse, in particolare, come i gruppi di lavoro si imponessero da soli gli standard lavorativi da raggiungere, regole informali non scritte dovevano essere eseguite dai membri di tutto il gruppo. Il potere del gruppo era più influente e forte di quello dei caporeparto e addirittura della dirigenza. Nell’analisi del rendimento produttivo, bisogna tenere in considerazione questa organizzazione informale e questa vita sociale che gioca un ruolo fondame mentale per l’intero corso lavorativo.
L’ultima parte, infine, è centrata sull’analisi critica di Elton Mayo e dei suoi esperimenti, sia dal punto di vista ideologico che metodologico. Nonostante il successo e l’eco suscitata dalla formulazione di tali esperimenti, i giudizi critici furono numerosi e così duri da considerare le idee di Elton Mayo come uno strumento per giustificare il volere della dirigenza.
Le critiche mosse dalla sociologia alle ricerche della Scuola delle Relazioni Umane, invece, sono principalmente le seguenti:
1. La quasi totale esclusione dello sfondo sociale che circonda la fabbrica;
2. La non parzialità nei riguardi della direzione;
3. L’atteggiamento che esalta l’empirismo, l’osservazione e il rilevamento dei dati.
Numerose critiche accusano, inoltre, la definizione dell’effetto Hawthorne sia dal punto di vista concettuale, sia dal punto di vista empirico, mettendo in dubbio addirittura la sua vera esistenza.
Le critiche agli esperimenti veri e propri si concentrano già dalla rianalisi degli studi sull’illuminazione, si denuncia la superficialità, l’incompletezza e la scorrettezza dei calcoli dei dati raccolti. Alcuni studiosi hanno effettuato veri e propri ricalcoli statistici dei dati di Hawthorne, denunciando la scorrettezze dei risultati e delle conclusioni precedentemente esposte.
Nonostante le mancanze, gli errori e le critiche nelle ricerche; il contributo di Elton Mayo è stato sicuramente essenziale ed ha permesso il progresso e il cambiamento della sociologia industriale.
Candidata: Sabrina Bonanno
Relatore: Fabrizio Bientinesi
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