• biomarcatori
• carcinoma epiteliale dell'ovaio
• fibroblasti
• microambiente tumorale

In considerazione delle recenti evidenze scientifiche per cui il microambiente tumorale (tumor microenvironment, TME) è considerato una piattaforma attiva che orchestra i vari momenti dell’attivazione, progressione e diffusione tumorale, e farmaco-resistenza; il nostro lavoro di tesi è focalizzato sulla caratterizzazione del TME nel carcinoma epiteliale ovarico di alto grado. Il TME non è “solo uno spettatore silenzioso”, ma piuttosto un promotore attivo ed in particolare i fibroblasti attivati dal tumore (cancer associated fibroblasts, CAFs) sono direttamente coinvolti nel rimodellamento dello stroma.

Sono state arruolate pazienti con diagnosi di carcinoma epiteliale ovarico di alto grado di istotipo sieroso (HGSC), endometrioide (HGEC) e a cellule chiare (CCC), candidate a chirurgia primaria presso le U.O. di Ginecologia e Ostetricia e diagnosticate presso la U.O. di Anatomia Patologica Universitaria I dell’AOUP.

Sono stati selezionati diversi biomarcatori [p16, alpha-SMA, FAP1 e CD44] ricercati mediante colorazioni immunoistochimiche nella componente tumorale stromale al fin di valutare possibili associazioni tra il comportamento dei CAFs ed istotipo, stadio del tumore e diffusione peritoneale o linfonodale.
Parallelamente è stata analizzata l’espressione tumorale di STAT3 in correlazione con l’espressione stromale di BCL2 per la caratterizzazione di meccanismi tumorali e/o stromali di farmaco sensibilità/resistenza.