Tesi etd-05212019-153651 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TESCONI, CRISTIAN
URN
etd-05212019-153651
Titolo
Identificazione di sorgenti acustiche subacquee con algoritmi di ottimizzazione globale
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE
Corso di studi
INGEGNERIA ROBOTICA E DELL'AUTOMAZIONE
Relatori
relatore Prof. Caiti, Andrea
correlatore Prof. Costanzi, Riccardo
correlatore Ing. Terracciano, Daniele Sebino
correlatore Ing. Pareti Abetoni, Piero
correlatore Prof. Costanzi, Riccardo
correlatore Ing. Terracciano, Daniele Sebino
correlatore Ing. Pareti Abetoni, Piero
Parole chiave
- algoritmi ottimizzazione
- bellhop
- isovelocità
- modello hassab
- ricerca esaustiva
- simulated annealing
Data inizio appello
20/06/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/06/2089
Riassunto
La frontiera degli ultimi anni nell'ambito dei sistemi subacquei è l'utilizzo di sistemi sonar multistatici dove molteplici sorgenti e ricevitori acustici lavorano al fine di massimizzare la scoperta e il tracciamento di target subacquei. L'interoperabilità è garantita se l'insieme dei sensori, sia attivi che passivi, sono connessi a una rete di comunicazione.
Tuttavia la necessità di integrare nella rete sonar un sensore idrofonico appartenente a un'unità subacquea, il quale, per motivi di occultamento, non può essere collegato alla rete di comunicazione, ha generato la necessità di sviluppare una tecnologia basata sul principio del sonar bistatico non cooperante.
Dunque, non disponendo di informazioni relative al proiettore (posizione, profondità, rotta, velocità, istante di inizio della trasmissione), l'obiettivo è quello di identificare la sorgente considerando i tempi di arrivo degli autoraggi al ricevitore. Mentre in condizioni di isovelocità è possibile calcolare la distanza sorgente-ricevitore mediante considerazioni geometriche, ponendoci in condizioni di profilo di velocità del suono variabile con la profondità e con la posizione, il percorso dei raggi non è piu rettilineo, bensì obbedisce localmente alla legge di Snell. In questo ultimo caso, dunque, per calcolare i tempi di arrivo degli autoraggi è necessario un modello acustico computerizzato.
Tuttavia la necessità di integrare nella rete sonar un sensore idrofonico appartenente a un'unità subacquea, il quale, per motivi di occultamento, non può essere collegato alla rete di comunicazione, ha generato la necessità di sviluppare una tecnologia basata sul principio del sonar bistatico non cooperante.
Dunque, non disponendo di informazioni relative al proiettore (posizione, profondità, rotta, velocità, istante di inizio della trasmissione), l'obiettivo è quello di identificare la sorgente considerando i tempi di arrivo degli autoraggi al ricevitore. Mentre in condizioni di isovelocità è possibile calcolare la distanza sorgente-ricevitore mediante considerazioni geometriche, ponendoci in condizioni di profilo di velocità del suono variabile con la profondità e con la posizione, il percorso dei raggi non è piu rettilineo, bensì obbedisce localmente alla legge di Snell. In questo ultimo caso, dunque, per calcolare i tempi di arrivo degli autoraggi è necessario un modello acustico computerizzato.
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