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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05212019-065340


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BARCALI, LISA
URN
etd-05212019-065340
Titolo
DIFOTI vs radiografia endorale: due metodiche a confronto per la diagnosi di lesioni cariose interprossimali in età pediatrica
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Giuca, Maria Rita
Parole chiave
  • radiografia bitewing
  • odontoiatria pediatrica
  • DIFOTI
  • carie interprossimali
  • transilluminazione
Data inizio appello
10/06/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/06/2089
Riassunto
L’Organizzazione Mondiale Della Sanità definisce la lesione cariosa come “un processo patologico esterno, localizzato, che insorge dopo l’eruzione del dente e comporta un rammollimento dei tessuti duri con conseguente formazione di cavità”. La patologia cariosa è inizialmente asintomatica, soltanto negli stadi più avanzati avvicinandosi all’organo pulpare può determinare l’insorgenza di una sintomatologia, prima di ipersensibilità e successivamente dolorosa. Per questo è fondamentale che il paziente si sottoponga a controlli periodici, così da intercettare la lesione il prima possibile. La diagnosi precoce della patologia cariosa è l’unica opzione possibile per evitare un’ampia distruzione dell’elemento dentario colpito e il successivo coinvolgimento pulpare. Una caratteristica rilevante della carie in età pediatrica è la localizzazione della lesione, in quanto essa si presenta con maggior frequenza nelle aree interprossimali oltre che a livello di solchi e fossette nell’area occlusale. La sua presenza nell’area interdentale rende complessa la diagnosi precoce soprattutto avvalendosi esclusivamente dell’esame clinico, per questo è indispensabile effettuare ulteriori indagini diagnostiche, tra cui la più utilizzata è la radiografia endorale. Negli ultimi anni sono stati introdotti nuovi strumenti e tecnologie che consentono di individuare precocemente lesioni cariose difficilmente rilevabili con le metodiche tradizionali. Lo scopo è quello di intercettare la carie negli stadi iniziali, così da conservare il più possibile il tessuto dentario sano. La diagnosi precoce è oggi un obiettivo di primaria importanza per il clinico. Il solo esame obiettivo può non essere sufficiente per stabilire se e quando è opportuno intervenire e la radiografia convenzionale presenta limiti per quanto riguarda l’individuazione precoce di carie iniziale. L’utilizzo di altri strumenti diagnostici di recente introduzione può essere di aiuto al clinico nel processo diagnostico e terapeutico soprattutto in età pediatrica. In questo studio si analizza lo strumento DIAGNOcam, appartenente alla tecnologia DIFOTI, e si compara la capacità diagnostica con il più convenzionale esame radiografico bitewing. Lo scopo di questo studio è valutare quindi la performance in vivo della tecnologia DIFOTI (Digital Imaging Fiber Optic Trans Illumination) (DIAGNOcam) per rilevare precocemente la presenza di carie interprossimali, presenti in denti sia permanenti che decidui in età pediatrica e di compararla con quella della radiografia bitewing. Per confrontare le due metodiche si andrà a calcolare la sensibilità, la specificità ed il numero di lesioni cariose individuate e sarà valutato con il test statistico chi quadrato la presenza di una differenza statisticamente significativa tra i due. DIAGNOcam è uno strumento che si basa sulla tecnologia DIFOTI, utilizza una lunghezza d’onda prossima al campo degli infrarossi (780nm) per illuminare l’elemento dentario ed analizza quindi la luce emergente dalla superficie occlusale dello stesso tramite una apposita telecamera. Il sensore nel dispositivo cattura la luce che ha attraversato il dente e che è stata quindi diffusa più o meno a seconda della natura del tessuto, infatti il tessuto sano e malato hanno differenti proprietà ottiche. Il principale vantaggio della tecnologia DIFOTI è legato al fatto che esso non utilizza radiazioni ionizzanti a differenza della radiografia. Questo aspetto diventa fondamentale in odontoiatria pediatrica, soprattutto rende possibile effettuare un follow up frequente nei bambini ad alto rischio carie o di monitorare nel tempo delle situazioni borderline.
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