Tesi etd-05212010-084308 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BARDI, ALESSANDRA
Indirizzo email
bardialessandra@virgilio.it
URN
etd-05212010-084308
Titolo
Analisi quantitativa dell'influenza delle correnti oceaniche sui movimenti di tartaruga liuto (Dermochelys coriacea) nell'oceano Atlantico e Indiano
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Galli, Silvia
relatore Prof. Luschi, Paolo
relatore Prof. Luschi, Paolo
Parole chiave
- Analisi vettoriale
- Correnti oceaniche
- Dermochelys coriacea
Data inizio appello
07/06/2010
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
07/06/2050
Riassunto
Nel presente studio sono state analizzate le rotte migratorie di due gruppi di tartarughe liuto (Dermochelys coriacea) frequentanti la porzione sud-occidentale dell’oceano Indiano e il Nord Atlantico. Il primo gruppo di studio comprende 4 femmine seguite durante i loro spostamenti post riproduttivi. Il secondo gruppo comprende 8 esemplari femmine ed un maschio; di questi, sei tartarughe sono state monitorate durante le migrazioni post-riproduttive e tre durante gli spostamenti al di fuori della stagione riproduttiva.
I dati ottenuti tramite telemetria satellitare, con i quali è stato possibile ricostruire le rotte effettuate dagli animali, sono stati integrati con dati oceanografici, dai quali è stata stimata la velocità e la direzione delle correnti oceaniche incontrate lungo il percorso delle tartarughe. Poiché un animale che nuota all’interno di un mezzo fluido è soggetto alla deriva prodotta dal movimento del mezzo in cui si muove (le correnti oceaniche nel caso di animali marini, le rotte ricostruite delle tartarughe sono il risultato della componente di nuoto attivo dell’animale e della componente di deriva determinata dall’azione delle correnti sul movimento stesso della tartaruga. Per determinare quantitativamente l’influenza della corrente sulla componente di nuoto attivo degli esemplari studiati sono state calcolate, a intervalli regolari lungo la rotta, delle terne vettoriali rappresentate da: un vettore di velocità della corrente, un vettore di velocità della componente di nuoto attivo della tartarughe e un vettore di velocità del percorso effettivo dell’animale. Come ulteriore analisi, le rotte ricostruite sono state suddivise in tratti per valutare eventuali differenze nelle strategie degli animali in situazioni comportamentali differenti. In particolare, sono stati separati i tratti rettilinei, in cui si suppone che l’animale si sposti tra aree differenti, dai tratti dove la rotta presenta movimenti circonvoluti, dove si suppone che l’animale foraggi più attivamente. L’analisi ha permesso di evidenziare come le tartarughe liuto si muovano in maniera attiva durante i loro movimenti e che queste siano in grado di adattare il loro nuoto in relazione alla direzione e all’intensità delle correnti incontrate durante i loro spostamenti, orientando la loro direzione di nuoto in modo da trarre un vantaggio dall’azione delle correnti stesse, anche quando queste sono variabili in direzione ed intensità.
I dati ottenuti tramite telemetria satellitare, con i quali è stato possibile ricostruire le rotte effettuate dagli animali, sono stati integrati con dati oceanografici, dai quali è stata stimata la velocità e la direzione delle correnti oceaniche incontrate lungo il percorso delle tartarughe. Poiché un animale che nuota all’interno di un mezzo fluido è soggetto alla deriva prodotta dal movimento del mezzo in cui si muove (le correnti oceaniche nel caso di animali marini, le rotte ricostruite delle tartarughe sono il risultato della componente di nuoto attivo dell’animale e della componente di deriva determinata dall’azione delle correnti sul movimento stesso della tartaruga. Per determinare quantitativamente l’influenza della corrente sulla componente di nuoto attivo degli esemplari studiati sono state calcolate, a intervalli regolari lungo la rotta, delle terne vettoriali rappresentate da: un vettore di velocità della corrente, un vettore di velocità della componente di nuoto attivo della tartarughe e un vettore di velocità del percorso effettivo dell’animale. Come ulteriore analisi, le rotte ricostruite sono state suddivise in tratti per valutare eventuali differenze nelle strategie degli animali in situazioni comportamentali differenti. In particolare, sono stati separati i tratti rettilinei, in cui si suppone che l’animale si sposti tra aree differenti, dai tratti dove la rotta presenta movimenti circonvoluti, dove si suppone che l’animale foraggi più attivamente. L’analisi ha permesso di evidenziare come le tartarughe liuto si muovano in maniera attiva durante i loro movimenti e che queste siano in grado di adattare il loro nuoto in relazione alla direzione e all’intensità delle correnti incontrate durante i loro spostamenti, orientando la loro direzione di nuoto in modo da trarre un vantaggio dall’azione delle correnti stesse, anche quando queste sono variabili in direzione ed intensità.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
0.1._Fro...pizio.pdf | 102.58 Kb |
0.4._Abstract.pdf | 56.71 Kb |
8 file non consultabili su richiesta dell’autore. |