ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05202022-154929


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
ATZENI, RICCARDO
URN
etd-05202022-154929
Titolo
Impatto clinico dell'adozione di un protocollo nutrizionale nei VLBW
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Filippi, Luca
correlatore Dott.ssa Lorenzoni, Francesca
Parole chiave
  • protocollo nutrizionale
  • sondino nasogastrico
  • VLBW
  • nutrizione
Data inizio appello
14/06/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/06/2092
Riassunto
ABSTRACT
Introduzione: Il neonato è definito pretermine quando il parto avviene prima delle 37 settimane di età gestazionale. Questi pazienti possono essere suddivisi con varie classificazioni in base all’età gestazionale (late preterm,, early preterm, very preterm, extremely preterm), peso (LBW, VLBW, ELBW), e peso rapportato all’età gestazionale ( SGA, AGA, LGA). Sono pazienti fragili con varie possibili comorbidità, dal punto di vista respiratorio, cardiovascolare, endocrino-metabolico, renale, ematologico ,gastro-intestinale, neurologico e di natura infettiva. Hanno spesso bisogno di adeguato supporto nutrizionale, respiratorio, farmacologico.

Alimentazione: i neonati pretermine hanno bisogno di un supporto nutrizionale ben specifico ed adeguato alla loro situazione clinica e al grado di maturazione raggiunto.
Fra le varie indicazioni reperibili in letteratura per quanto riguarda la nutrizione del pretermine si raccomanda:
-Partenza con un approccio aggressivo tramite alimentazione parenterale già dalla prima giornata, ed entro 3 giorni di vita inizio della MEF (minimal enteral feeding), per favorire il trofismo e la maturazione gastrointestinale post-natale.
-Ridurre al minimo indispensabile la durata della alimentazione endovenosa per prevenire le possibili complicanze associate, come infezioni, epatopatia colestatica (PNALD), atrofia della mucosa intestinale con deficit di assorbimento.
-Eseguire un avanzamento rapido verso la FEF con incrementi giornalieri di 20-40ml/kg/die nei VLBW e di 15-35 ml/kg/die negli ELBW come suggerito dalla SIN (società italiana di neonatologia).
-Nel carico proteico durante l’alimentazione enterale raggiungere i 3/3,5 g/kg/die, essendo importante l’intake proteico per la crescita ponderale e il neurosviluppo.
- Raggiungere quanto prima l’autonomia alimentare con una nutrizione orale totale (FEF) con un apporto di 150/180 ml/kg/die di latte materno o formula per pretermine.
-Prediligere l’alimentazione in bolo nei neonati stabili e in crescita, da preferire quella a pompa (continua) nei prematuri di alto grado.
Indicazione mancante in letteratura è quella relativa all'approccio a permanenza/intermittenza del sondino oro/naso-gastrico,

Obbiettivi della tesi: L’obbiettivo di questa tesi è proprio quello di valutare il potenziale impatto clinico del management alimentare attraverso le più recenti indicazioni sul piano nutrizionale e l’utilizzo di un SNG a permanenza.

Materiali e metodi: Questa tesi si basa su uno studio retrospettivo che si focalizza su due popolazioni di pazienti VLBW, rispettivamente in degenza presso la neonatologia dell’Ospedale universitario Santa Chiara nell’anno 2020 e 2021.
Per i pazienti del primo gruppo (2020) non c’è stata una gestione sul piano alimentare seguendo i protocolli e linee guida nazionali, inoltre la modalità di gestione del sondino nasogastrico era quella a “intermittenza” ovvero con posizionamento del dispositivo soltanto in concomitanza del pasto. Nel 2021 invece il personale si è impegnato a seguire le indicazioni suggerite dai più attuali protocolli alimentari ed ha inoltre adottato l’approccio a “permanenza” per quanto riguarda il sondino naso-gastrico.
Il periodo di arruolamento è stato dal 1/01/2020 al 31/12/2021, e come criterio principale di inclusione un peso alla nascita <1500 gr e una età gestazionale<32 settimane.
Riassumendo gli aspetti principali del protocollo seguito nel 2021, il personale si è focalizzati su:
•Posizionamento di sondini oro/nasogastrici a permanenza, fondamentali sia al punto di vista alimentare ma sfruttati anche come mezzo per permettere l’evacuazione d’aria intraddominale.
•MEF (minimal enteral feeding) iniziata precocemente entro i primi 3 giorni di vita, somministrando piccoli volumi (10-20 mL/kg/die) di latte, per poi eseguire avanzamento rapido verso la FEF con incrementi giornalieri di 20-40ml/kg/die nei VLBW e di 15-35 ml/kg/die negli ELBW come suggerito dalla SIN (società italiana di neonatologia). (65)
•Valutazione più obbiettiva delle complicanze che possono portare a sospensione dell’alimentazione come la presenza di ristagni patologici, significativa distensione addominale, apnee, bradicardie... Nel 2021 il personale si è attenuto a criteri e definizioni specifiche nel riconoscimento di complicazioni insorte durante l’alimentazione; così facendo si è garantita una omogeneità nella gestione alimentare essendo più obbiettiva la valutazione del paziente dal punto di vista clinico e nutrizionale
La raccolta dati ha previsto un lungo lavoro di ricerca attraverso lo studio delle cartelle cliniche dei suddetti pazienti, in modo da estrapolare molti parametri, demografici, antropometrici, nutrizionali e clinici.

RISULTATI e DISCUSSIONE:
Analisi statistica
Per confrontare i fattori categorici e continui con il tipo di sondino naso-gastrico [intermittente (2020), permanente (2021)] sono stati applicati rispettivamente il test chi quadrato e il t-test per campioni indipendenti (a due code).
I dati categorici sono stati descritti con la frequenza, quelli continui con la media e la deviazione standard. La significatività è stata fissata per p-value < 0,05 e tutte le analisi sono state eseguite con la tecnologia SPSS v.28.
Dall’analisi dei dati è emerso che nella popolazione del 2021:
•Si sono ridotti i giorni della alimentazione parenterale e quindi la durata di mantenimento dei cateteri venosi
•Anticipato l’inizio della alimentazione enterale
•Si è acquisita prima rispetto al 2020 una tolleranza alimentare tale da poter anticipare il pasto con carico >100 mg/kg/die
•C’è stata una diminuzione per alcune comorbidità gastrointestinale quali NEC ed epatopatie.
•Anticipata l’emissione del meconio
•Diminuzione gli interventi chirurgici addominali richiesti nel 2021.
•Calo drastico dei ristagni
•Riduzione dei rigurgiti
•Minor sviluppo di apnee


Conclusioni:
Dallo studio compiuto si può evincere che aver seguito un protocollo nutrizionale che si ispiri alle più attuali indicazioni, fra cui la scelta di una alimentazione enterale sostenuta dall’utilizzo di sondini posizionati a “permanenza”, abbia portato alcuni vantaggi clinici e che quindi questa nuovo protocollo venga ragionevolmente portato avanti dalla Neonatologia pisana e dalle altre realtà ospedaliere.
File