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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05202022-154738


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FULCERI, LISA
URN
etd-05202022-154738
Titolo
Markers metabolici e infiammatori nei disturbi dell'umore
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Dell'Osso, Liliana
correlatore Marazziti, Donatella
Parole chiave
  • acido urico
  • rapporto neutrofili/linfociti
  • rapporto piastrine/linfociti
  • disturbo bipolare
  • depressione maggiore
  • disturbi dell'umore
  • BDNF periferico
  • BDNF plasmatico
  • BDNF intrapiastrinico
  • brain-derived neurotrophic factor
Data inizio appello
14/06/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/06/2092
Riassunto
La depressione è un disturbo psichiatrico che fa parte dei disturbi dell’umore, estremamente diffuso, (fino al 20% della popolazione nell’arco della vita), rappresentando un’importante causa di disabilità e di costi sociali.
A partire dai primi anni sessanta del secolo scorso sono stati sviluppati farmaci antidepressivi sempre più raffinati che, senza dubbio, hanno contribuito a migliorare significativamente la prognosi della depressione, tuttavia, è tuttora presente una percentuale non indifferente di pazienti resistenti al trattamento.
Le patologie psichiatriche sono per definizione multiformi nelle loro manifestazioni cliniche e la depressione non fa eccezione, risultando probabilmente dalle interazioni tra genetica, vulnerabilità di base, eventi vitali e alterazioni neurobiologiche. Tra la pluralità dei sistemi coinvolti, la modulazione di un fattore neurotrofico, il brain-derived neurotrophic factor (BDNF), che risulta alterato in alcune categorie di pazienti depressi, sembra costituire una delle più promettenti strategie terapeutiche per lo sviluppo di farmaci antidepressivi innovativi.
Obiettivi: Scopo di questo lavoro è stato quello di approfondire il ruolo del BDNF nella depressione maggiore, attraverso la sua valutazione in un campione ben definito di pazienti depressi, esplorando le possibili correlazioni con parametri clinici e alcuni fattori metabolici, chimico clinici e indici infiammatori.
Soggetti e metodi: Sono stati inseriti nello studio 22 pazienti ambulatoriali (13 di sesso femminile e 9 di sesso maschile) durante un episodio depressivo maggiore, omogenei dal punto di vista clinico-sintomatologico. Tutti i pazienti assumevano terapie farmacologiche con uno o più farmaci antidepressivi, associati ad antipsicotici di prima o seconda generazione, benzodiazepine, altri ansiolitici e/o da stabilizzanti dell’umore, ai dosaggi standard per il tipo di sintomi.
Risultati: Le analisi chimico-cliniche hanno evidenziato un’alterazione nel profilo lipidico dei pazienti sottoposti allo studio, mentre i principali indici aspecifici di flogosi (VES, PCR, marcatori ematologici di stato infiammatorio quali: i rapporti neutrofili/linfociti (RNL), piastrine/linfociti (RPL) e monociti/linfociti (MPL); concentrazione delle popolazioni leucocitarie, il numero di piastrine, il volume medio piastrinico) risultavano nella norma.
Sono state trovate due correlazioni statisticamente significative e positive tra età dei pazienti, e rispettivamente, età di esordio della patologia (r=0.63; P=0.0018), e durata di malattia (r=0.61, P=0.0022).
Una correlazione statisticamente significativa e positiva è stata evidenziata anche tra concentrazioni di BDNF nel plasma e la scala YMRS, che misura la gravità dei sintomi maniacali (r=0.36; P=0.09), e una negativa tra livelli di BDNF intra-piastrinico e punteggio totale alla scala CGI che misura la gravità sintomatologica (r= -0.47; P=0.02).
Il BDNF plasmatico correlava positivamente con il rapporto piastrine/linfociti e neutrofili/linfociti (rispettivamente, r=0.52; P=0.012 e r=0.52; P=0.014); mentre il BDNF intra-piastrinico correlava negativamente con PCR (r=-0.39; P=0.1) e granulociti basofili (r=-0.42; P=0.05).
I valori di acido urico correlavano negativamente con il BDNF piastrinico (r= 0.52; P=0.02).
Conclusioni: I nostri risultati in pazienti depressi indicano che i livelli di BDNF plasmatico e piastrinico potrebbero rappresentare un marker legato alla gravità del quadro clinico, come mostrato dalle loro correlazioni con le scale psicopatologiche e anche con l’età d’esordio e la durata della patologia. Tali dati suggeriscono che una riduzione della quantità di BDNF intra-piastrinico potrebbe essere un marker di quadri clinici più grave.
L’alterazione nei rapporti piastrine/linfociti e neutrofili/linfociti supporta l’ipotesi infiammatoria de sistemica della depressione.
Tuttavia, sono necessari studi ulteriori e in campioni più ampi per confermare o meno questi risultati che confermano la possibilità di nuovi targets farmacologici nei disturbi nei disturbi dell’umore.
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