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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05202021-193702


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GIGLIOLI, VALENTINA
URN
etd-05202021-193702
Titolo
Valutazione psicologica e cognitiva in pazienti in lista di attesa di trapianto di fegato
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof.ssa Orrù, Graziella
Parole chiave
  • depressione
  • ansia
  • trapianto di fegato
  • valutazione psicologica
  • valutazione cognitiva
Data inizio appello
07/06/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/06/2061
Riassunto
Il trapianto di fegato rappresenta un intervento chirurgico salvavita associato ad una maggiore longevità e ad una migliorata qualità della vita. La procedura richiede la presenza di un apposito gruppo di esperti, tra cui il professionista della salute mentale. In questo contesto, la valutazione degli aspetti psicologici e cognitivi è considerata indispensabile, al fine di valutare la presenza di alterazioni cognitive o del funzionamento psicologico. Infatti, specifici disturbi psicologici e cognitivi, se non rilevati, potrebbero influenzare negativamente l’outcome e l’adesione terapeutica prima e dopo il trapianto.
Il presente lavoro si è posto l’obiettivo di raccogliere una casistica di pazienti in lista di attesa di trapianto di fegato, al fine di identificare segni e sintomi psicopatologici (es., depressione e ansia) e deficit cognitivi (es., deterioramento cognitivo, deficit di memoria). L’identificazione precoce di queste specifiche alterazioni riveste un ruolo fondamentale durante la fase preoperatoria e nelle fasi successive, aiutando il processo decisionale di tutti i professionisti coinvolti, al fine di contribuire a delineare una gestione del piano assistenziale basato su aspetti specifici dell’individuo. È stato reclutato un campione di 75 pazienti in lista di attesa di trapianto di fegato (ottobre 2019 - febbraio 2020), indirizzati dall’U.O. Chirurgia Epatica e di Trapianto di Fegato alla Psicologia Clinica (Ospedale S. Chiara, Pisa). Previo consenso scritto, sono stati raccolti gli esiti derivanti dai seguenti questionari e test: Beck Depression Inventory 2, State-Trait Anxiety Inventory - Forma Y, Big Five Questionnaire, 15 Parole di Rey, Tapping Test di Corsi, Memoria Incidentale Semantica, Matrici Progressive di Raven, Matrici Attentive. Un totale di 46 pazienti è rientrato nei criteri di inclusione (13 femmine e 33 maschi) (età media: 56,02 ± 7,81 anni; scolarità media: 9,01 ± 3,53 anni). Le prestazioni dei pazienti sono state analizzate tramite statistiche descrittive, distribuzione delle frequenze dei punteggi, analisi di correlazione e analisi fattoriale esplorativa (AFE), utilizzando il programma IBM SPSS Statistics 24. Il 21,74% del campione ha mostrato sintomi depressivi, il 6,52% sintomi di ansia di stato ed il 2,17% di ansia di tratto. La correlazione positiva tra ansia e depressione è stata confermata anche dalla AFE, che ha determinato la saturazione su una sola componente principale comune anche ai tratti stabilità emotiva e amicalità, in linea con la letteratura. La prevalenza di sintomi depressivi è stata rilevata in: femmine, giovani, pazienti con eziologia esotossica ed epatopatia terminale. L’ansia è stata rilevata nelle femmine. Il 41,3% del campione ha mostrato un punteggio al di sotto dei valori normativi in almeno una prova cognitiva, il 17,4% in almeno due prove. Le prove maggiormente deficitarie sono: memoria incidentale semantica (15,2%), memoria a breve termine verbale (15,2%), memoria a breve termine visuo-spaziale (13%), memoria a lungo termine verbale (13%), ragionamento/deduzione di relazioni su base visuo-spaziale (8,7%) e attenzione selettiva (2,2%). Sono state evidenziate correlazioni positive tra prove di memoria verbale e l’estrazione di una componente comune. Gli individui che ottengono prestazioni cognitive più scadenti sono: maschi e pazienti con diagnosi di epatopatia esotossica. Si conferma la presenza di sintomi psicologici e cognitivi in una discreta parte del campione analizzato; pertanto, la valutazione degli aspetti psicologici e cognitivi rappresenta una procedura indispensabile al fine di: I) valutare l'idoneità del candidato in lista di attesa di trapianto; II) rilevare in maniera specifica gli aspetti clinicamente significativi di psicopatologia e decadimento cognitivo, che rivestono un ruolo fondamentale durante la fase pre e postoperatoria; III) predisporre un percorso di sostegno e ridurre la probabilità di complicazioni post trapianto.
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