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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05202020-121915


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MARIOTTI, ALBERTO
URN
etd-05202020-121915
Titolo
Lembo adipofasciale basato sulle perforanti: nuova tecnica chirurgica
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Cigna, Emanuele
Parole chiave
  • deficit di sostanza
  • lesioni complicate estremità
  • perdita di sostanza
  • ricostruzione estremità
  • lembo perforante
  • lembo adipofasciale perforante
  • lembo adipofasciale
  • lembo peduncolato
Data inizio appello
09/06/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/06/2090
Riassunto
Background: I deficit di sostanza delle estremità sono condizioni chirurgiche di difficile gestione: l’elevata mobilità di tali segmenti, l’elevato rischio di lesioni vascolari e la frequente esposizione di strutture ossee e tendinee rendono necessario attuare una copertura delle strutture ivi esposte per mezzo di lembi. Questo consente di ridurre il rischio infettivo e di sofferenza tissutale. Le possibilità interventistiche riportate in letteratura sono molteplici ma spesso gravate da complicanze di varia natura, soprattutto in termini di sopravvivenza del lembo, difficoltà di esecuzione tecnica, risultati estetici del sito donatore e sue morbilità. Lo scopo di questo studio è presentare la nostra esperienza nel trattamento dei deficit di sostanza di dita, mano e terzo distale di gamba, utilizzando un lembo adipofasciale basato sulle perforanti. Questa tecnica inedita unisce i benefici di vascolarizzazione e sopravvivenza del lembo, apportati dall’utilizzo delle perforanti, alla notevole mobilità ed impatto estetico tipici del lembo adipofasciale.

Pazienti e Metodi: Sono stati inclusi nello studio 39 pazienti, distribuiti tra 15 amputazioni digitali apicali, 23 deficit dell’arto inferiore e 2 deficit della mano. L’approccio terapeutico, comune a tutti i distretti seppur con qualche modifica, è consistito nel prelievo di un lembo adipofasciale basato sulle perforanti, trasposizione del lembo a copertura della perdita di sostanza, apposizione di un innesto e chiusura del sito donatore per prima intenzione. Nel caso delle lesioni digitali apicali e del terzo distale di gamba sono stati somministrati questionari per valutare il gradimento dell’aspetto estetico postoperatorio.

Risultati: 7 pazienti su 40 hanno sviluppato complicanze. Nelle amputazioni digitali (1 caso) è stato sufficiente un approccio conservativo; nei deficit distali di gamba (5 casi), 4 pazienti hanno risolto entro il secondo stadio operatorio comunque previsto dall’approccio multistage utilizzato, mentre 1 caso ha sviluppato un parziale fallimento dell’innesto con infezione e necrosi; 1 caso di deficit di sostanza della mano ha richiesto reintervento.
In generale il risultato estetico è stato più che soddisfacente.

Conclusione: i lembi locali classici sono considerati delle opzioni affidabili nel trattamento dei deficit di taglia medio-piccola, ma spesso sono gravati da complicanze e discutibili risultati estetici. Osservando i risultati di questo studio, pensiamo che il lembo adipofasciale su base perforante sia una valida soluzione alle problematiche sopraccitate, in quanto di facile esecuzione e in grado di portare a ottimi risultati.


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