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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05202016-100754


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
NARDOZZA, VITTORIA
URN
etd-05202016-100754
Titolo
Studi di permeabilita' in vitro ed ex vivo di diverse formulazioni a base di ferro.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Zambito, Ylenia
correlatore Dott. Fogli, Stefano
controrelatore Dott.ssa Brilli, Elisa
Parole chiave
  • caco-2
  • ferritin
  • iron absorption
  • Sideral ®
  • Sucrosomial ® iron
Data inizio appello
08/06/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Scopo del lavoro: studiare la permeabilità in vitro ed ex vivo di formulazioni a base di ferro nel tratto gastrointestinale.
Metodi: per lo studio in vitro dell'uptake di ferro è stata utilizzata la linea cellulare Caco-2.
Le formulazioni da testare sono state trattate in modo da riprodurre la digestione gastrica e la successiva digestione intestinale, rispettando i tempi e le condizioni di pH fisiologici di ciascuna fase. I digeriti sono stati messi a contatto in maniera opportuna con le cellule e poi condotto il test ELISA per la ferritina.
Per alcune formulazioni sono stati condotti ulteriori studi, che sono cominciati con la messa a punto di un metodo per la determinazione spettrofotometrica del Fe3+.
Si è proceduto allo studio del rilascio del Fe3+ da queste formulazioni in fluido gastrico e digiunale simulati. E' poi stata determinata anche la concentrazione del Fe2+ con il metodo FRAP.
Lo studio ex vivo è stato effettuato utilizzando la mucosa intestinale di ratti maschi Wistar, montata su celle tipo Ussing.
Risultati: per quanto riguarda l'esperimento in vitro su monostrati di cellule Caco-2, alcune formulazioni hanno dato un output di ferritina maggiore rispetto al bianco, solo il campione 10 ha dato un risultato significativo, mentre le altre non hanno dato differenze rispetto al bianco. Questo farebbe pensare che proprio le caratteristiche delle formulazioni hanno un ruolo chiave nell'assorbimento del ferro. Per alcuni campioni è stato ripetuto l'esperimento partendo da una quantità di ferro circa doppia rispetto al precedente esperimento. Dall'analisi dei risultati emerge che i prodotti 10, 14 e 13 sono caratterizzati da un output di ferritina circa 8, 4 e 2 volte maggiori rispetto al bianco. I prodotti 10 e 14 hanno raggiunto il livello di significatività statistica (p < 0.001). Il prodotto 8 non mostra differenze significative rispetto al riferimento.
Negli studi di permeazione su intestino isolato di ratto abbiamo riscontrato che i campioni 10 e 14 avevano una maggiore efficacia nel promuovere l’assorbimento di Fe3+ rispetto ai campioni 8 e 13 e al riferimento. Tuttavia il campione 14, costituito da liposomi, negli studi di rilascio in vitro ha mostrato di non essere gastroresistente per cui non è stato considerato adatto alla somministrazione orale. Dal momento che il campione 8 è costituito da una lecitina contenente un minor quantitativo di fosfolipidi ed il campione 13 conteneva più sucrestere a sperse della lecitina, abbiamo ipotizzato che per promuovere l’assorbimento le formulazioni per esercitare il loro effetto di promozione dell’assorbimento di Fe3+devono avere un giusto bilanciamento tra sucrestere e lecitina. Dal momento che il trasportatore DMT-1 è in grado di trasportare solo Fe2+ all’interno dell’enterocita possiamo ipotizzare che l’effetto di promozione dell’assorbimento di Fe3+ avvenga attraverso un meccanismo differente e che non coinvolga il trasportatore DMT-1.

Conclusioni: Le prove in-vitro su Caco-2 ed ex-vivo su intestino isolato di ratto hanno dimostrato che la formulazione 10, corrispondente al prodotto commerciale Sideral, ha mostrato di promuovere maggiormente l’assorbimento di Fe3+ attraverso l’epitelio intestinale rispetto a tutte le altre formulazioni testate. E’ stato ipotizzato che l’assorbimento di Fe3+ avvenga attraverso una via differente rispetto alla permeazione attiva ad opera di DMT-1, tuttavia sono necessari ulteriori studi per poter stabilire con esattezza il meccanismo di assorbimento di Fe3+ coinvolto per questa formulazione.
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