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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05192017-142538


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PAROLLO, MATTEO
URN
etd-05192017-142538
Titolo
Efficacia e sicurezza dell'ablazione della Fibrillazione Atriale: follow up a lungo termine in un centro ad alto volume di procedure
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott.ssa Bongiorni, Maria Grazia
tutor Dott. Zucchelli, Giulio
Parole chiave
  • radiofrequenza
  • ablazione
  • aritmologia
  • aritmie
  • fibrillazione atriale
Data inizio appello
13/06/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Background

La Fibrillazione Atriale è una aritmia ad elevata prevalenza e incidenza, con una significativa morbidità e mortalità. L’introduzione dell’ablazione transcatetere ha permesso di migliorare la cura dei pazienti affetti rispetto alla terapia farmacologica, e negli ultimi anni abbiamo assistito a un progressivo miglioramento dei risultati di tale trattamento interventistico.

Obiettivi

Lo studio si propone di valutare l’efficacia e la sicurezza dell’ablazione transcatetere della Fibrillazione Atriale presso un singolo centro ad alto volume di procedure. Abbiamo definito come end point primario l’efficacia a lungo termine e la sicurezza a 30 giorni, valutando i fattori preoperatori e intraoperatori predittivi sull’efficacia della procedura stessa. Mentre come end point secondari sono stati valutati l’efficacia a 12 mesi, dopo procedure multiple, l’impatto delle procedure redo sul successo a lungo termine e l’impatto di eventuali lesioni aggiuntive extrapolmonari sull’efficacia dell’ablazione delle forme persistenti di aritmia.

Materiali e metodi

Sono stati arruolati 669 pazienti consecutivi (489 uomini, 180 donne; età media di 59,12±10,47) sottoposti a procedura di ablazione transcatetere di Fibrillazione Atriale da Gennaio 2010 a Dicembre 2015. Il follow up (media di 958 giorni) è disponibile per 503 pazienti (75%). La valutazione dell’outcome procedurale è stata effettuata esclusivamente sui pazienti sottoposti a prima procedura nella vita (pazienti naive), escludendo le recidive comparse nel periodo di 90 giorni dopo l’intervento (blanking period).

Risultati

L’efficacia globale della procedura è stata del 72,84% a 12 mesi e del 55,58% a lungo termine, con un risultato migliore nelle forme parossistiche rispetto alle forme persistenti (efficacia a 12 mesi: 77,24% vs. 65,60%, p=0,0013; efficacia a lungo termine: 60,96% vs. 45,32%, p=0,002). Abbiamo osservato un trend di progressivo miglioramento nell’efficacia procedurale con, nell’ultimo anno di osservazione un risultato pari all’81,72% di efficacia globale e dell’85,48% per le forme parossistiche. L’1,5% dei pazienti ha sviluppato complicanze maggiori, decesso correlato alla procedura caso di mortalità (fistola atrioesofagea; 0,15%).
Sono risultati predittivi di efficacia a lungo termine: l’assenza di comorbidità (p=0,002), la presenza di ritmo sinusale a inizio procedura (p=0,002), l’uso di un catetere con sensore di contatto (p<0,001), la risoluzione dell’aritmia durante l’ablazione (p=0,03) l’esecuzione di lesioni aggiuntive in istmo destro nelle forme parossistiche (p=0,001).
Predittori di inefficacia sono risultati: l’ipertensione arteriosa (p=0,007), la dilatazione atriale sinistra (p<0,001), l’esecuzione di cardioversione elettrica intraprocedurale (p<0,001).

Conclusioni

L’ablazione transcatetere della Fibrillazione Atriale è una procedura sicura e complessivamente efficace, specialmente per le forme parossistiche. Una singola procedura risulta sufficiente nella maggior parte di tali pazienti (successo di circa l’80% a 12 mesi se utilizzati cateteri a sensore di contatto), con ulteriore aumento del 10% di efficacia con la prima procedura di redo. L’ablazione delle forme persistenti, e in particolare long standing, presenta ancora risultati non soddisfacenti, sebbene l’evoluzione tecnologica dei sistemi di mappaggio e di ablazione potrebbe in futuro garantire un’efficacia maggiore anche in queste forme di aritmia.
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