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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05192010-115958


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
BALDINI, MICHELA
URN
etd-05192010-115958
Titolo
LA PROSA NARRATIVA DI GIORGIO CAPRONI
Settore scientifico disciplinare
L-FIL-LET/11
Corso di studi
STUDI ITALIANISTICI
Relatori
tutor Prof.ssa Salibra, Elena
Parole chiave
  • racconti partigiani
  • racconti
  • prose
  • La dimissione
  • Il labirinto
  • Caproni
Data inizio appello
06/12/2007
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
06/12/2047
Riassunto
Il lavoro di tesi si presenta suddiviso in tre parti. Nella prima parte (Questioni di poetica) affronto il delicato rapporto tra lingua della prosa e lingua della poesia. Lo studio degli scritti teorici, confrontato con un’analisi dei volumi posseduti dall’autore, per la gran parte conservati presso la biblioteca dell’Orologio di Roma, mi ha consentito di individuare un preciso modello di riferimento nel filosofo Adelchi Baratono, singolare esponente del neoidealismo crociano ben noto ai poeti della linea ligure. La seconda parte (La prosa narrativa: tipologie e temi) affronta lo studio delle prose narrative di Caproni, raggruppate secondo un criterio cronologico e per tipologie. Il primo paragrafo è dedicato al romanzo giovanile, inedito, La dimissione; seguono le storie di Marcellino. Prevale, in queste prose, il tema dell’incontro con le donne, davanti alle quali i personaggi maschili sono in costante rapporto di subordinazione, mostrando la loro inettitudine nei confronti dell’amore e della vita. Il tema dell’inettitudine è ancora centrale nel racconto Il giuoco del pallone. Un posto a sé occupano i racconti di guerra. Significativo è qui il problema della parola, che resta spesso bloccata sulle bocche dei personaggi, franta e spezzata, oppure dà vita ad Un discorso infinito, come recita il titolo di uno dei racconti, che itera il vano tentativo di dare una risposta alla morte. La metafora del labirinto, insieme a quella della nebbia, esprime allora un blocco del pensiero, che non riesce al articolarsi in linguaggio, e determina lo scacco della ragione. Altri paragrafi sono dedicati ai racconti del dopoguerra, ai pezzi polacchi, alle prose di mare. Successivamente abbiamo isolato alcuni temi, il viaggio, il mito, gli animali, la musica, la leggerezza, che sono ricorrenti, oltre che nei racconti, anche in alcune prose di memoria e di paesaggio, presentando forti agganci con la poesia. La terza parte (Il corpus delle prose) ha invece un carattere filologico ed è dedicata alla ricostruzione dei progetti d’autore sull’edizione delle prose e all’analisi delle varianti, attraverso opportune esemplificazioni. Si sono scelti i racconti che presentano il maggior numero di correzioni, distinguendo tra le riscritture che interessano la struttura narrativa e le varianti stilistiche. Si è infine proposta l’edizione critica de Il labirinto, che tiene conto di tutte le varianti a stampa. I risultati della ricerca bibliografica sulla prosa narrativa di Caproni sono contenuti nelle schede riportate in Appendice, che integrano i due regesti già compilati da Luigi Surdich e Adele Dei.
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