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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05182023-151343


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CORDA, IRENE
URN
etd-05182023-151343
Titolo
IMPATTO DELL’INTRODUZIONE DI UN ESAME ECOGRAFICO POLIDISTRETTUALE “POINT-OF-CARE” IN TERAPIA INTENSIVA
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Corradi, Francesco
correlatore Prof. Forfori, Francesco
Parole chiave
  • mortalità
  • POCUS
  • protocollo ecografico
Data inizio appello
13/06/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/06/2063
Riassunto
Introduzione: la point-of-care ultrasonography (POCUS) si è dimostrata promettente nel migliorare gli esiti clinici, soprattutto nelle unità di terapia intensiva (ICU); tuttavia, nessuno studio ha dimostrato un miglioramento della mortalità con l’utilizzo della POCUS. L’obiettivo primario di questo studio è valutare se un protocollo ecografico funzionale testa – piedi, svolto nelle prime 12 ore dal ricovero in terapia intensiva, possa migliorare la mortalità rispetto alla valutazione clinica standard. L’obiettivo secondario è valutare se l’introduzione del protocollo ecografico modifichi la diagnosi primaria, indichi la necessità di ulteriori indagini diagnostiche, modifichi la gestione della terapia medica o modifichi l’indicazione a svolgere procedure invasive.
Materiali e metodi: si è trattato di uno studio clinico before-after, utile a valutare l’efficacia del protocollo “POCUS” nei degenti di un’unità di terapia intensiva mista. Il protocollo ha compreso la valutazione ecografica transorbitale, polmonare, cardiaca e addominale, eseguita al letto del paziente. Specificatamente, gli outcome clinici dei soggetti ricoverati tra febbraio e dicembre 2014 - e valutati mediante indagini standard (gruppo di controllo) - sono stati confrontati con quelli di pazienti arruolati tra gennaio 2015 e dicembre 2016 - e per i quali il protocollo POCUS è stato aggiunto alla consueta pratica clinica (gruppo di trattamento). I due gruppi erano equiparabili per età, sesso, durata della degenza ospedaliera e SOFA score.
Risultati: dopo il propensity matching sono stati valutati in totale 446 pazienti, suddivisi in parti uguali nel gruppo di controllo e in quello di trattamento. La mortalità a sessanta giorni nel gruppo di trattamento è del 38.1%, mentre la mortalità a sessanta giorni nel gruppo di controllo è del 47.5% (p= 0,036). Nel gruppo di trattamento il protocollo POCUS ha modificato la diagnosi di ammissione nel 27,8% dei casi, la terapia medica nel 22,2%, l’indicazione per una procedura invasiva nel 16,0% (evitandola nell’1,2% e indicandola nel 14,8%) e ha richiesto ulteriori test nel 5,6%.
Conclusioni: attraverso una rapida valutazione completa del paziente, il nostro protocollo ultrasonografico ha migliorato la qualità dell’assistenza sanitaria, riducendo la mortalità a sessanta giorni, migliorando la capacità diagnostica e potenziando gli approcci terapeutici sia medici che interventistici

Background: point-of-care ultrasound (POCUS) has shown promise in improving clinical outcomes, especially in intensive care unit (ICU); however, no study has demonstrated a reduction in mortality when POCUS is used. The primary aim of this study is to evaluate whether a head-to-toe functional POCUS protocol, done within the first 12 hours from ICU admittance, could reduce mortality compared with the standard assessment. Secondary outcomes include the change in primary diagnosis, the need for further diagnostic investigations, changes in therapy management or invasive procedures indication.
Material and Methods: this is a before-after clinical study conducted on critical care patients admitted into a mixed-ICU; patients admitted between February 2014 and December 2014 were evaluated by standard assessment (control group); between January 2015 and December 2016 a POCUS protocol including transorbital, lung, heart, and abdominal evaluation was added to the clinical practice (treatment group). Data were propensity matched for age, sex, length of hospital stay and SOFA, using SPSS (IBM, Armonk, NY) to ensure that the groups were similar.
Results: after propensity matching a total of 446 patients were evaluated, divided in equal parts in the control and treatment group. The mortality at 60 days in the treatment group was 38.1% vs 47.5% in the control group (p = 0.036). In the treatment group POCUS protocol changed the admission diagnosis in 27.8% of cases, the medical treatment in 22.2%, the indication for an invasive procedure in 16.0% (avoiding it in 1.2% and indicating it in 14.8%) and prompted further testing in 5.6%.
Conclusions: through rapid comprehensive patient assessment, our ultrasonographic protocol has improved the quality of health care by reducing mortality, improving diagnostic capability and enhancing both medical and interventional treatment approaches.

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