Tesi etd-05182017-123751 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SEGHIERI, SHARON STEPHANY
URN
etd-05182017-123751
Titolo
La curcuma, proprietà e benefici: la ricerca continua
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Taliani, Sabrina
relatore Dott.ssa Salerno, Silvia
relatore Dott.ssa Salerno, Silvia
Parole chiave
- complessi della curcumina
- curcuminoidi
- proprietà farmacologiche della curcumina
Data inizio appello
05/06/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
I prodotti naturali (natural products, NP) costituiscono la base di molti farmaci ampiamente utilizzati. La curcumina è un costituente (fino a circa il 5%) della droga nota come curcuma. L’interesse per l’uso terapeutico della curcuma e la relativa facilità di isolamento dei curcuminoidi ha portato ad un loro studio molto approfondito.
La curcumina è stata recentemente definita sia come un possibile PAINS (pan-assay interference coumpounds) che come un possibile IMPS (invalid metabolic panaceas).
Più di 120 studi clinici, riguardanti i curcuminoidi, hanno evidenziato la probabile falsa attività della curcumina in diverse patologie, sia in vitro che in vivo.
Attualmente, studiando gli aspetti chimici farmaceutici della curcumina si cerca di dare un significato maggiore alle proprietà della curcuma (e dei prodotti naturali in generale) in modo da finalizzare in modo più efficace le risorse per la ricerca.
Infatti, se da una parte esistono prove che la curcumina non può essere considerato un efficace composto lead, una valutazione critica delle proprietà fisico-chimiche e farmacocinetiche/farmacodinamiche, responsabili del suo comportamento in vitro e in vivo, può consentire di correlare queste proprietà all’attività della curcumina nei confronti di molti bersagli biologici. In effetti, la letteratura riporta un numero non trascurabile di studi clinici riguardanti curcumina/curcuminoidi, che contestualizzano la sua/loro utilità terapeutica.
La discussione sarà quindi finalizzata all’individuazione di nuovi aspetti che potrebbero guidare la ricerca futura su quest’importante medicina tradizionale.
La curcumina è stata recentemente definita sia come un possibile PAINS (pan-assay interference coumpounds) che come un possibile IMPS (invalid metabolic panaceas).
Più di 120 studi clinici, riguardanti i curcuminoidi, hanno evidenziato la probabile falsa attività della curcumina in diverse patologie, sia in vitro che in vivo.
Attualmente, studiando gli aspetti chimici farmaceutici della curcumina si cerca di dare un significato maggiore alle proprietà della curcuma (e dei prodotti naturali in generale) in modo da finalizzare in modo più efficace le risorse per la ricerca.
Infatti, se da una parte esistono prove che la curcumina non può essere considerato un efficace composto lead, una valutazione critica delle proprietà fisico-chimiche e farmacocinetiche/farmacodinamiche, responsabili del suo comportamento in vitro e in vivo, può consentire di correlare queste proprietà all’attività della curcumina nei confronti di molti bersagli biologici. In effetti, la letteratura riporta un numero non trascurabile di studi clinici riguardanti curcumina/curcuminoidi, che contestualizzano la sua/loro utilità terapeutica.
La discussione sarà quindi finalizzata all’individuazione di nuovi aspetti che potrebbero guidare la ricerca futura su quest’importante medicina tradizionale.
File
Nome file | Dimensione |
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tesi_ver...hieri.pdf | 2.70 Mb |
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