ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05182015-191420


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
TANCREDI, GIORGIA
URN
etd-05182015-191420
Titolo
Il supporto ECMO in Chirurgia Toracica ad eccezione del Trapianto Polmonare: la nostra esperienza nei casi chirurgici complessi.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
CHIRURGIA TORACICA
Relatori
relatore Prof. Politi, Leonardo
relatore Dott. Gonfiotti, Alessandro
Parole chiave
  • ECMO
  • chirurgia delle vie aeree
  • trachea
  • chirurgia toracica
Data inizio appello
04/06/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Obiettivi:

Extracorporeal membrane Oxygenation (ECMO) è generalmente usato nelle Unità di Terapia Intensiva, ma raramente è utilizzato come supporto ventilatorio durante gli interventi chirurgici toracici se si esclude il trapianto polmonare. Lo scopo del lavoro è quello di dimostrare l’utilità ed il vantaggio di questo sistema di supporto ventilatorio nei casi chirurgici particolarmente complessi.

Materiali e metodi:

In 3 anni abbiamo trattato, presso il nostro centro, 6 pazienti ( 4 uomini e 2 donne, di età compresa tra 19 ed 85 anni) con supporto ventilatorio ECMO. I tipi di interventi eseguiti (3 in regime di urgenza e 3 in elezione) sono stati: broncotomia e rimozione di protesi endobronchiale dislocata, precedentemente posizionata per complicanza chirurgica in pregressa pneumonectomia n=1; esofagectomia totale in recente resezione carenale e confezionamento di neocarena per fistola tracheo-esofagea n=1; lacerazioni e riparazioni tracheali post traumatiche (entrambe in regime di urgenza) n=2; lacerazione tracheale iatrogena post intubazione in urgenza n=1; resezione-anastomosi bronchiale per neoformazione endobronchiale in pregressa lobectomia controlaterale per ETP nel 2010 n=1. In tutti i casi clinici non era possibile eseguire una ventilazione monopolmonare.

Risultati:

In tutti i nostri casi è stato utilizzato solamente un supporto ECMO periferico: in 2 casi veno-arterioso (VA) e in 4 casi veno-venoso (VV). Dei casi VA uno è stato giugulo-femorale e l’altro femoro-femorale. I casi VV sono stati tutti femoro-femorale tranne uno in cui è stata utilizzata la vena giugulare ed una cannula bilume tipo Avalon (Elite®). Il supporto ventilatorio è stato esclusivamente intraoperatorio in 3 casi (pazienti 1,2 e 6: Gruppo A) con tempo di perfusione variabile tra 27 min e 3.95 h (2.06 h in media); Intra e postoperatorio in un caso (paziente 3: Gruppo B) con tempo di perfusione intraoperatorio di 6.41 h e di 17.16 h totali; Pre, intra e postoperatorio in 2 casi (pazienti 4 e 5: Gruppo C) con tempo di perfusione variabile tra 1.58 h e 5.75 h intraoperatorio (4.45 h in media) e di un tempo di perfusione totale che varia tra 120 h (4.25 giorni) e 250 h (10.4 giorni) ( 176 h in media = 7,3 giorni). La mortalità è stata del 16% (un solo paziente deceduto per sepsi) e non ci sono state complicanze legate alla procedura.

Conclusioni:

Sulla base della nostra esperienza l’utilizzo dell’ ECMO VV o VA è un ottimo e valido supporto ventilatorio nei casi chirurgici complessi delle vie aeree.
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