Tesi etd-05182012-160916 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
ZACCAGNINI, ELISA
URN
etd-05182012-160916
Titolo
Disuguaglianze digitali di genere: un progetto per la sensibilizzazione
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
INFORMATICA UMANISTICA
Relatori
relatore Todaro, Elvira
relatore Dott.ssa Bracciale, Roberta
relatore Dott.ssa Bracciale, Roberta
Parole chiave
- disuguaglianze digitali
- infografica
- web app
Data inizio appello
07/06/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/06/2052
Riassunto
Le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (ICTs ) possono essere definite come una vasta gamma di tecnologie, che comprendono: metodi di comunicazione, tecniche di trasmissione, strumenti di comunicazione, nuovi media nonché tecniche per la memorizzazione e la elaborazione delle informazioni.
Sono un ambiente favorevole per la generazione, trasmissione, trattamento, conservazione e diffusione di informazioni in tutte le forme, inclusi voce, testo, dati, grafica e video.
Le tecnologie “invadono” la vita quotidiana di tutti (volenti o nolenti) risolvendo, da un lato, alcuni problemi relativi alla limitatezza del corpo umano e, dall’altro, causando nuovi problemi di natura etica e sociale.
La portata della potenza, della velocità e della globalità delle ICTs offrono opportunità senza precedenti per la condivisione di informazioni e conoscenze in ogni aspetto della vita di un uomo: la nostra è una società dell’informazione in cui la conoscenza e il sapere, diventano non solo un valore condiviso, ma anche una necessità.
È dunque fondamentale l’accesso a questa conoscenza: senza di essa infatti il rischio che si corre è quello di un’arretratezza sia economica che personale.
L'esclusione digitale è inoltre altamente correlata con l'esclusione sociale. E difatti le persone socialmente escluse –inoccupati, poveri, disabili, ineducati, membri di una minoranza etnica e culturale e, in molti paesi, donne– hanno più probabilità di essere non-utenti delle ICTs.
Anche prendendo in considerazione il fatto che le nuove tecnologie si diffondo in modo sempre maggiore di anno in anno, molte persone appartenenti ai gruppi sopracitati risultano ancora a rischio di esclusione a causa di svariati fattori che vanno da questioni meramente tecniche (presenza di infrastrutture, dotazione tecnologica, qualità di connessione) a questioni personali (età, genere, titolo di studio, occupazione, reddito, famiglia) a questioni digitali (saper usare un computer e utilizzarlo in modo proficuo nella vita quotidiana).
Le donne in particolare subiscono questi effetti: lo dimostra il fatto che pur avendo tutti gli strumenti tecnici necessari per poter accedere a quella enorme risorsa che è Internet, rimangano sempre indietro rispetto agli uomini, adottando comportamenti che rivelano con quanta ansia e soggezione si rapportano con il mezzo.
In Italia, questa situazione di squilibrio tra uomini e donne è ancora più forte rispetto alla media europea, frutto probabilmente di una tradizione culturale ormai obsoleta ma non ancora superata.
Il contrasto alle disuguaglianze digitali e la crescita di una equilibrata cultura tecnologica sono dunque obiettivi basilari che meritano attenzione, anche alla luce dei vantaggi economici che essi comportano: creazione di nuovi mercati, competitività tra le imprese, aumento del tasso di occupazione e aumento della produttività lavorativa.
Per tutti questi motivi, è necessario creare politiche che cerchino di ridurre la questione delle disuguaglianze digitali, coinvolgendo gli emarginati digitali e tutte quelle persone considerate a rischio di esclusione, con azioni mirate all’annullamento o alla circoscrizione di quei fattori che rendono gli esclusi tali.
Con la presentazione di alcuni dati ufficiali, tramite un progetto per la sensibilizzazione, l’intento è quello di fornire una panoramica sulle disuguaglianze digitali con particolare attenzione al genere.
Sono un ambiente favorevole per la generazione, trasmissione, trattamento, conservazione e diffusione di informazioni in tutte le forme, inclusi voce, testo, dati, grafica e video.
Le tecnologie “invadono” la vita quotidiana di tutti (volenti o nolenti) risolvendo, da un lato, alcuni problemi relativi alla limitatezza del corpo umano e, dall’altro, causando nuovi problemi di natura etica e sociale.
La portata della potenza, della velocità e della globalità delle ICTs offrono opportunità senza precedenti per la condivisione di informazioni e conoscenze in ogni aspetto della vita di un uomo: la nostra è una società dell’informazione in cui la conoscenza e il sapere, diventano non solo un valore condiviso, ma anche una necessità.
È dunque fondamentale l’accesso a questa conoscenza: senza di essa infatti il rischio che si corre è quello di un’arretratezza sia economica che personale.
L'esclusione digitale è inoltre altamente correlata con l'esclusione sociale. E difatti le persone socialmente escluse –inoccupati, poveri, disabili, ineducati, membri di una minoranza etnica e culturale e, in molti paesi, donne– hanno più probabilità di essere non-utenti delle ICTs.
Anche prendendo in considerazione il fatto che le nuove tecnologie si diffondo in modo sempre maggiore di anno in anno, molte persone appartenenti ai gruppi sopracitati risultano ancora a rischio di esclusione a causa di svariati fattori che vanno da questioni meramente tecniche (presenza di infrastrutture, dotazione tecnologica, qualità di connessione) a questioni personali (età, genere, titolo di studio, occupazione, reddito, famiglia) a questioni digitali (saper usare un computer e utilizzarlo in modo proficuo nella vita quotidiana).
Le donne in particolare subiscono questi effetti: lo dimostra il fatto che pur avendo tutti gli strumenti tecnici necessari per poter accedere a quella enorme risorsa che è Internet, rimangano sempre indietro rispetto agli uomini, adottando comportamenti che rivelano con quanta ansia e soggezione si rapportano con il mezzo.
In Italia, questa situazione di squilibrio tra uomini e donne è ancora più forte rispetto alla media europea, frutto probabilmente di una tradizione culturale ormai obsoleta ma non ancora superata.
Il contrasto alle disuguaglianze digitali e la crescita di una equilibrata cultura tecnologica sono dunque obiettivi basilari che meritano attenzione, anche alla luce dei vantaggi economici che essi comportano: creazione di nuovi mercati, competitività tra le imprese, aumento del tasso di occupazione e aumento della produttività lavorativa.
Per tutti questi motivi, è necessario creare politiche che cerchino di ridurre la questione delle disuguaglianze digitali, coinvolgendo gli emarginati digitali e tutte quelle persone considerate a rischio di esclusione, con azioni mirate all’annullamento o alla circoscrizione di quei fattori che rendono gli esclusi tali.
Con la presentazione di alcuni dati ufficiali, tramite un progetto per la sensibilizzazione, l’intento è quello di fornire una panoramica sulle disuguaglianze digitali con particolare attenzione al genere.
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