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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05182012-134344


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
LENZI, ELENA
URN
etd-05182012-134344
Titolo
Studio degli effetti del salbutamolo sull'attivazione della proteina RhoA in cellule muscolari lisce umane
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
correlatore Dott. Fogli, Stefano
relatore Prof.ssa Breschi, Maria Cristina
Parole chiave
  • salbutamolo
  • RhoA
  • infiammazione
Data inizio appello
06/06/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
La proteina G monomerica RhoA svolge un ruolo importante in diversi processi coinvolti nella fisiopatologia dell'asma quali, iperresponsività agli stimoli contratturanti, rimodellamento tissutale e infiammazione. Questo lavoro di tesi era finalizzato allo studio degli effetti dell'agonista β2-adrenergico, salbutamolo, sulla modulazione dell'attività della proteina RhoA nella muscolatura liscia respiratoria umana. Le cellule sono state stimolate con un attivatore di RhoA, la calpeptina, in presenza o in assenza di salbutamolo o del composto 8-pCPT-2'-O-Me-cAMP (un attivatore del mediatore Epac). L'attività di RhoA è stata analizzata mediante immunocitochimica e con saggio ELISA. La stimolazione delle cellule con calpeptina causava la traslocazione di RhoA dal citosol verso la membrana cellulare. Il pretrattamento con salbutamolo 10 µM bloccava l'attivazione di RhoA e tale effetto era attenuato nelle cellule desensibilizzate con lo stesso farmaco. I risultati sono stati successivamente confermati mediante test ELISA, che ha evidenziato una diminuzione dell'attività di RhoA indotta dal salbutamolo, rispettivamente dell'80% e del 50% nelle cellule normali e in quelle desensibilizzate. Inoltre, il pretrattamento delle cellule muscolari lisce stimolate con calpeptina, con il composto 8-pCPT-2'-O-Me-cAMP, riproduceva l'effetto del salbutamolo. In conclusione, i dati di questa tesi sperimentale dimostrano che (i) il salbutamolo inibisce l'attivazione di RhoA in cellule muscolari lisce respiratorie umane mediante la via β2-AR/Epac, e (ii) la desensibilizzazione omologa del recettore β2-adrenergico attenua tale effetto. Anche se sono necessari ulteriori approfondimenti sperimentali, questi dati indicano che la proteina RhoA potrebbe essere coinvolta nel meccanismo d'azione molecolare responsabile della modulazione della contrattilità della muscolatura liscia respiratoria dei farmaci β2-agonisti.
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