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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05182009-100640


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MAGNELLI, ILARIA
URN
etd-05182009-100640
Titolo
Gestione anestesiologica dei cheloni marini
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
Relatore Dott. Bielli, Mattia
Relatore Prof. Breghi, Gloria
Relatore Dott. Melanie, Pierre
Parole chiave
  • dolore
  • analgesia
  • anestesia
  • chirurgia
  • Cheloni marini
Data inizio appello
12/06/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/06/2049
Riassunto
La complessità dell’anestesia nelle tartarughe marine è dovuta principalmente alle peculiari caratteristiche comuni a tutti i Rettili.
La pratica anestesiologica dei cheloni marini, oltre ad una conoscenza degli agenti anestetici applicabili e ad un’attrezzatura appropriata, richiede un’esperienza specifica sulle specie trattate sia dal punto di vista anatomico e fisiologico, che delle possibili risposte evocabili in pazienti tanto particolari. Inoltre è da tener presente che le tartarughe marine per le quali si rende necessaria l’anestesia, spesso hanno subito traumi e sono frequentemente preda di gravi malattie e stati di debilitazione. Tale condizione pone notevoli difficoltà per un’adeguata valutazione preanestetica.
In questo studio vengono descritte le principali caratteristiche delle tartarughe marine dal punto di vista biologico, anatomico e fisiologico con particolare enfasi sulle peculiarità dell’apparato cardiocircolatorio, delle caratteristiche del flusso sanguigno, del trasporto dei gas respiratori e della resistenza all’anossia cerebrale.
Sono state valutate le principali specie di tartarughe marine presenti nel Bacino del Mediterraneo, le problematiche incontrate nel rapporto con l’uomo, le indicazioni chirurgiche che portano ad anestetizzare i cheloni marini, le tecniche anestesiologiche applicate ed i metodi di monitoraggio anestesiologico usato su tali animali.
Infine viene discussa la problematica inerente la valutazione della sensibilità dolorifica nei Rettili e quindi dell’uso dell’analgesia in corso di anestesia.
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