Tesi etd-05172019-163513 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BONGIORNI, ANNA
URN
etd-05172019-163513
Titolo
Prevenzione dell'obesita infantile. Studio nelle scuole elementari di Pisa.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Peroni, Diego
correlatore Prof. Saggese, Giuseppe
correlatore Prof. Saggese, Giuseppe
Parole chiave
- obesità infantile
Data inizio appello
11/06/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/06/2089
Riassunto
E’ ormai riconosciuto a livello internazionale come la prevalenza di sovrappeso e obesità in età evolutiva siano in costante e preoccupante aumento, tanto da parlare di “Globesity”. In Europa, nonostante la crescente promozione di stili di vita salutari nella lotta contro l’eccesso ponderale, si stima che il 7% della spesa sanitaria sia impiegata nella cura di patologie connesse all’obesità. Rispetto agli altri paesi europei in Italia si registrano, in particolare nelle regioni del Sud, percentuali tra le più elevate, anche se in lieve riduzione negli ultimi anni. Ciò desta particolare preoccupazione perché è una malattia multi-sistemica che sia in età pediatrica che in età adulta può essere causa di numerose complicanze a breve e a lungo termine.
L’obesità in età evolutiva, tranne rari casi secondari a cause genetiche, endocrine e iatrogene, è per il 90% di tipo essenziale. Essa è determinata dall’interazione di fattori genetici e ambientali e deriva principalmente da uno stile di vita caratterizzato da insufficiente attività fisica e da un’alimentazione non corretta.
Finalità dello studio.
Individuazione della prevalenza di eccesso ponderale in bambini di 9-10 anni di 2 scuole della Provincia di Pisa e valutazione dell’efficacia di un programma educativo di prevenzione.
Pazienti e metodi.
Sono stati arruolati nello studio 103 bambini iscritti alle scuole elementari e le loro famiglie. A tutti i bambini è stato distribuito un questionario da compilare a casa con i genitori riguardante l'alimentazione, lo stile di vita e l'attività fisica. Tutti i bambini sono stati sottoposti a determinazione dei parametri corporei (peso, statura) con calcolo di BMI ed esame impedenziometrico. I gruppi di intervento hanno eseguito incontri di educazione alimentare con lo scopo di indirizzare genitori e bambini verso uno stile di vita sano, una corretta alimentazione e un’adeguata attività fisica scolastica ed extrascolastica. A distanza di 6 mesi sono stati rivalutati i parametri corporei ed impedenziometrici di tutti i soggetti arruolati nello studio e sono stati analizzati statisticamente.
Risultati e discussione.
I risultati di prevalenza di sovrappeso e obesità del presente studio sono coerenti con il trend nazionale. Si è confermata inoltre la grande diffusione fra i bambini di abitudini alimentari scorrette e comportamenti sedentari. L’analisi statistica ha messo in evidenza una significatività nella variazione del BMI e ancor di più nella variazione di percentuale del grasso corporeo tra la prima e la seconda rilevazione.
Conclusioni. Il nostro studio ha confermato quindi che un intervento di prevenzione, effettuato all’interno dell’ambiente scolastico, può giocare un ruolo fondamentale nel contrastare l’obesità infantile. La scuola rappresenta infatti, per gli operatori sanitari, l’ambiente ideale per un intervento capillare che può raggiungere tutta le famiglie indistintamente e permette di seguire più facilmente nel tempo l’evoluzione dello stato ponderale dei bambini. Sicuramente non si possono ignorare alcuni limiti di questo lavoro quali un campione limitato, la mancanza di un gruppo di controllo e un relativamente breve tempo di follow up, ma i promettenti risultati ottenuti inducono a pensare di poter estendere questo intervento ad un maggior numero di scuole, bambini e famiglie per poter gettare un seme in quella che è la difficile prevenzione dell’obesità infantile.
L’obesità in età evolutiva, tranne rari casi secondari a cause genetiche, endocrine e iatrogene, è per il 90% di tipo essenziale. Essa è determinata dall’interazione di fattori genetici e ambientali e deriva principalmente da uno stile di vita caratterizzato da insufficiente attività fisica e da un’alimentazione non corretta.
Finalità dello studio.
Individuazione della prevalenza di eccesso ponderale in bambini di 9-10 anni di 2 scuole della Provincia di Pisa e valutazione dell’efficacia di un programma educativo di prevenzione.
Pazienti e metodi.
Sono stati arruolati nello studio 103 bambini iscritti alle scuole elementari e le loro famiglie. A tutti i bambini è stato distribuito un questionario da compilare a casa con i genitori riguardante l'alimentazione, lo stile di vita e l'attività fisica. Tutti i bambini sono stati sottoposti a determinazione dei parametri corporei (peso, statura) con calcolo di BMI ed esame impedenziometrico. I gruppi di intervento hanno eseguito incontri di educazione alimentare con lo scopo di indirizzare genitori e bambini verso uno stile di vita sano, una corretta alimentazione e un’adeguata attività fisica scolastica ed extrascolastica. A distanza di 6 mesi sono stati rivalutati i parametri corporei ed impedenziometrici di tutti i soggetti arruolati nello studio e sono stati analizzati statisticamente.
Risultati e discussione.
I risultati di prevalenza di sovrappeso e obesità del presente studio sono coerenti con il trend nazionale. Si è confermata inoltre la grande diffusione fra i bambini di abitudini alimentari scorrette e comportamenti sedentari. L’analisi statistica ha messo in evidenza una significatività nella variazione del BMI e ancor di più nella variazione di percentuale del grasso corporeo tra la prima e la seconda rilevazione.
Conclusioni. Il nostro studio ha confermato quindi che un intervento di prevenzione, effettuato all’interno dell’ambiente scolastico, può giocare un ruolo fondamentale nel contrastare l’obesità infantile. La scuola rappresenta infatti, per gli operatori sanitari, l’ambiente ideale per un intervento capillare che può raggiungere tutta le famiglie indistintamente e permette di seguire più facilmente nel tempo l’evoluzione dello stato ponderale dei bambini. Sicuramente non si possono ignorare alcuni limiti di questo lavoro quali un campione limitato, la mancanza di un gruppo di controllo e un relativamente breve tempo di follow up, ma i promettenti risultati ottenuti inducono a pensare di poter estendere questo intervento ad un maggior numero di scuole, bambini e famiglie per poter gettare un seme in quella che è la difficile prevenzione dell’obesità infantile.
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