Tesi etd-05172018-141114 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GUIDI, LINDA
URN
etd-05172018-141114
Titolo
Introduzione del budget di esercizio in un'impresa di medie dimensioni: il caso Bartoli SPA
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. D'Onza, Giuseppe
Parole chiave
- budget
- controllo di gestione
Data inizio appello
11/06/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/06/2088
Riassunto
Oggi più che mai l’attività di pianificazione e controllo sta assumendo un ruolo di importanza vitale per il corretto funzionamento delle aziende ed il loro equilibrio, proprio per questo motivo è necessario dedicarvi la massima attenzione già dal momento della sua costituzione. Come spesso viene sottolineato nella maggior parte dei libri di Economia Aziendale, il fine ultimo dell’azienda è “l’equilibro aziendale economico generale”, inteso come la capacità della stessa di mantenere le condizioni di esistenza e di sviluppo nel tempo. Tale equilibrio deriva da un insieme di decisioni coerenti ed armoniose, frutto dell’impegno di tutto il personale aziendale e profuso tramite idee, competenze distintive, esperienze maturate, intuizioni ecc. si parla di “insieme” perché l’impegno di un singolo individuo, ad esempio del solo soggetto economico, non basta per raggiungere tale fine, la ricerca dell’equilibrio aziendale deve essere una responsabilità collettiva di tutti i membri dell’organizzazione, nascere da un impegno comune che trova la sua espressione attraverso la collaborazione, la divisione del lavoro, il coordinamento e la condivisione dei valori, solo in questo modo l’equilibrio aziendale sarà in grado di rappresentare l’essenza stessa dell’azienda.
L’ambiente in cui operano oggi le aziende è caratterizzato da un elevato grado di turbolenza e complessità. Con turbolenza si fa riferimento alla frequenza e all’imprevedibilità dei cambiamenti, mentre la complessità deriva dalla progressiva crescita degli obiettivi di performance, ed è cresciuta di sei volte negli ultimi sessant'anni Secondo il Complexity index di The Boston Consulting Group. La crescente turbolenza e complessità impone tutta una serie di nuovi requisiti per ogni fase del controllo che mettono in crisi i modelli tradizionali, composti dei seguenti momenti: pianificazione, misurazione dei risultati, analisi degli scostamenti e introduzione delle azioni correttive.
Nella pianificazione diventa difficile distinguere tra aspetti strategici ed operativi, quindi il controllo di gestione deve trasformarsi sempre più in un controllo di tipo strategico
Durante la misurazione dei risultati diventa necessario defocalizzarsi dal mero controllo di breve periodo per concentrarsi su un arco temporale medio-lungo, in quanto un eccessivo focus sul primo rischia di penalizzare la capacità competitiva di un’azienda (per fare un esempio è vero che ridurre gli investimenti e l’attività di formazione del personale riduce i relativi costi di breve periodo e si ha di conseguenza un aumento dell’utile, tuttavia nel lungo periodo l’azienda sarà penalizzata da una minor capacità competitiva)
Nell’effettuare l’analisi degli scostamenti non sarà più sufficiente soffermarsi su quantità e prezzo ma sarà necessario valutare altri elementi meno oggettivi come la qualità, il servizio e la tempestività, che devono rispondere a dei precisi parametri imposti dal mercato.
Nell’introdurre azioni correttive spesso la turbolenza ambientale richiede controlli più rapidi e tempestivi, da attuare con cadenza mensile e non più esclusivamente annuale.
Di fronte a queste problematiche aumenta la necessità di implementare sistemi di controllo di gestione capaci di coordinare l’organizzazione al fine di rendere efficienti ed efficaci i processi all’interno dell’azienda, inoltre tale sistema dovrà superare la nozione tradizionale di mero controllo ed essere considerato come una fonte di innovazione all’interno dell’impresa, in cui investire risorse al fine di ottenere vantaggi competitivi. Un importante strumento in questo senso è il budget di esercizio, che sarà applicato in questo elaborato alla Bartoli SPA, società di medie dimensioni operante nel settore del cartone ad uso calzaturiero, che non dispone al momento di tale strumento. Il budget aziendale, nella sua concezione di strumento di gestione, potrebbe essere di ausilio alla contabilità generale elaborata all’interno dell’azienda ed un incentivo per ragionare periodicamente sui risultati conseguiti ed, eventualmente, non conseguiti; soffermarsi in maniera più approfondita sul “perché” della gestione e su possibili scostamenti dai risultati prefissati in tempo reale, prima del consueto consuntivo di fine anno. Tale budget sarà articolato per trimestri, in modo tale da poter avere un quadro il più possibile dettagliato di come si sta svolgendo la gestione aziendale nel 2018.
L’ambiente in cui operano oggi le aziende è caratterizzato da un elevato grado di turbolenza e complessità. Con turbolenza si fa riferimento alla frequenza e all’imprevedibilità dei cambiamenti, mentre la complessità deriva dalla progressiva crescita degli obiettivi di performance, ed è cresciuta di sei volte negli ultimi sessant'anni Secondo il Complexity index di The Boston Consulting Group. La crescente turbolenza e complessità impone tutta una serie di nuovi requisiti per ogni fase del controllo che mettono in crisi i modelli tradizionali, composti dei seguenti momenti: pianificazione, misurazione dei risultati, analisi degli scostamenti e introduzione delle azioni correttive.
Nella pianificazione diventa difficile distinguere tra aspetti strategici ed operativi, quindi il controllo di gestione deve trasformarsi sempre più in un controllo di tipo strategico
Durante la misurazione dei risultati diventa necessario defocalizzarsi dal mero controllo di breve periodo per concentrarsi su un arco temporale medio-lungo, in quanto un eccessivo focus sul primo rischia di penalizzare la capacità competitiva di un’azienda (per fare un esempio è vero che ridurre gli investimenti e l’attività di formazione del personale riduce i relativi costi di breve periodo e si ha di conseguenza un aumento dell’utile, tuttavia nel lungo periodo l’azienda sarà penalizzata da una minor capacità competitiva)
Nell’effettuare l’analisi degli scostamenti non sarà più sufficiente soffermarsi su quantità e prezzo ma sarà necessario valutare altri elementi meno oggettivi come la qualità, il servizio e la tempestività, che devono rispondere a dei precisi parametri imposti dal mercato.
Nell’introdurre azioni correttive spesso la turbolenza ambientale richiede controlli più rapidi e tempestivi, da attuare con cadenza mensile e non più esclusivamente annuale.
Di fronte a queste problematiche aumenta la necessità di implementare sistemi di controllo di gestione capaci di coordinare l’organizzazione al fine di rendere efficienti ed efficaci i processi all’interno dell’azienda, inoltre tale sistema dovrà superare la nozione tradizionale di mero controllo ed essere considerato come una fonte di innovazione all’interno dell’impresa, in cui investire risorse al fine di ottenere vantaggi competitivi. Un importante strumento in questo senso è il budget di esercizio, che sarà applicato in questo elaborato alla Bartoli SPA, società di medie dimensioni operante nel settore del cartone ad uso calzaturiero, che non dispone al momento di tale strumento. Il budget aziendale, nella sua concezione di strumento di gestione, potrebbe essere di ausilio alla contabilità generale elaborata all’interno dell’azienda ed un incentivo per ragionare periodicamente sui risultati conseguiti ed, eventualmente, non conseguiti; soffermarsi in maniera più approfondita sul “perché” della gestione e su possibili scostamenti dai risultati prefissati in tempo reale, prima del consueto consuntivo di fine anno. Tale budget sarà articolato per trimestri, in modo tale da poter avere un quadro il più possibile dettagliato di come si sta svolgendo la gestione aziendale nel 2018.
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