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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05152023-123550


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
BERRUGI, NICOLO'
URN
etd-05152023-123550
Titolo
Spese e investimenti delle aristocrazie italiche nel VI secolo: il caso della Tuscia et Umbria.
Settore scientifico disciplinare
M-STO/01
Corso di studi
STORIA
Relatori
tutor Prof. Collavini, Simone Maria
correlatore Prof. Cantini, Federico
Parole chiave
  • Tuscia et Umbria
  • VI secolo
  • aristocrazie
  • investimenti
Data inizio appello
05/06/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/06/2026
Riassunto
Riassunto.
Lo studio delle aristocrazie italiche nel corso del travagliato VI secolo si è concentrato sull’analisi della trasformazione del tradizionale modus vivendi romano in un nuovo linguaggio di espressione e sfruttamento del potere, premessa per le strutture che si svilupperanno nel corso dell’alto medioevo. L’attenzione si è pertanto focalizzata sulla fine della tradizionale vita senatoria, la militarizzazione della società e dell’aristocrazia, il crescente ruolo politico e sociale giocato dalle élite ecclesiastiche, lo sgretolarsi del potere statale di stampo più puramente romano. Un tema poco affrontato è quello relativo alle basi materiali che concretamente permettevano all’élites di sviluppare relazioni sociali, mettere in campo strategie di potere e di arricchimento o più semplicemente barcamenarsi tra i marosi dell’instabilità del VI secolo per mantenersi a galla. La nostra conoscenza approssimativa delle dinamiche aristocratiche permette di andare poco oltre affermazioni quali crisi dei sistemi economici e degli assetti proprietari, impoverimento progressivo, restringimento degli orizzonti geografici e politici. Nel contesto di queste problematiche storiografiche, il mio lavoro, basandosi su fonti di vario tipo (scritte e archeologiche), si pone l'obbiettivo di gettare luce su alcune spese dell’aristocrazia, cercando di ricostruirne la capacità di investimento e di ipotizzare quali beni avessero la priorità. Altra importante tematica ad essa correlata è poi l’individuazione delle località verosimilmente oggetto di maggior interesse, nel tentativo di ricostruire la gerarchia dei siti all'interno di un'area regionale.

Abstract.
The study of the Italic aristocracies during the troubled 6th century has usually focused in historiography on the analysis of the transformation of the traditional Roman modus vivendi into a new language of expression and exploitation of power, a premise for the structures that would develop during the early Middle Ages. The focus has therefore been on the end of traditional senatorial life, the militarisation of society and aristocracy, the growing political and social role played by ecclesiastical elites, and the crumbling of traditional Roman state power. A theme little addressed is that of the material basis that concretely allowed the elites to develop social relations, deploy strategies of power and enrichment or, more simply, to survive in the turbulent 6th century. The approximate knowledge of aristocratic dynamics allows us to go little further than statements such as crises in economic systems and ownership structures, progressive impoverishment, and narrowing geographical and political horizons. In the context of these historiographical issues, my work, relying on various types of sources (written and archaeological), aims to shed light on some of the aristocracy's expenditures, attempting to reconstruct their investment capacity and hypothesise which assets had priority. Another important related topic is the identification of the most likely locations of interest, in an attempt to reconstruct the hierarchy of sites within a regional area.
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