Il presente lavoro intende suggerire un’analisi e una proposta di traduzione di una selezione di capitoli del romanzo Úrsula (1859) di Maria Firmina dos Reis, scrittrice afro-brasiliana, considerata la prima donna nera a pubblicare un romanzo in Brasile. La nostra lettura dell’opera è incentrata sul vissuto e il narrato dei personaggi neri del romanzo, che per la prima volta nella storia della letteratura hanno una propria voce all’interno della narrazione. Per questo motivo, i capitoli scelti ed esaminati nel secondo capitolo di questo lavoro saranno quelli in cui sono presenti tematiche riguardanti la loro caratterizzazione, il loro ricordo dell’Africa, da cui sono stati strappati con la forza, e il loro racconto delle sofferenze inflitte dalla schiavitù, così come la denuncia di tale sistema e delle sue pratiche. Questa sezione, che è accompagnata dalla presentazione del romanzo nel suo insieme, la cui importanza è riconosciuta sia a livello storiografico che letterario, è preceduta da una breve panoramica biografica dell’autrice e delle sue opere, che formeranno il primo capitolo di questo elaborato. Presteremo particolare attenzione al suo pensiero, molto rivoluzionario e all’avanguardia per il suo tempo, poiché inserito in un contesto schiavista e fortemente classista e maschilista. Infine, nel terzo capitolo, verrà presentata una proposta di traduzione dei capitoli selezionati, accompagnata dal relativo commento, che occuperà l’ultimo capitolo, in cui si esporranno le sfide traduttive incontrate durante il nostro percorso di traduzione.