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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05152021-120539


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MANDALITI, ELENA
URN
etd-05152021-120539
Titolo
Profili storici, etici e giuridici delle questioni sul fine-vita. Con particolare riguardo al problema dell'eutanasia sui soggetti minorenni.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Ridolfi, Giorgio
correlatore Prof. Belloni, Ilario
Parole chiave
  • Eutanasia
  • Minori
  • Suicidio assistito
  • Disposizioni anticipate di trattamento
  • Olanda
  • Belgio
Data inizio appello
31/05/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
31/05/2024
Riassunto
La presente trattazione ha l’intento di analizzare le questioni sul fine vita, in quanto rappresentano una tematica particolarmente sentita nella società contemporanea, soprattutto perché troviamo posizioni contrastanti e opposte nei vari settori disciplinari che ne vengono investiti, in primo luogo la bioetica. L’acceso dibattito relativo a tali questioni coinvolge infatti concezioni della vita totalmente divergenti: una posizione risulta essere orientata a favore della libertà di scelta e quindi all’autodeterminazione del singolo individuo, mentre l’altra contraria si basa sull’inviolabilità e sacralità della vita. Alla luce di tale scenario ci si chiede dunque se determinate scelte in merito alla propria morte trovino una legittimazione all’interno del nostro ordinamento. Secondo la dottrina maggioritaria, tale legittimazione deriverebbe dalla lettura dell’art. 32 Cost. che, oltre a promuovere il diritto alla salute, proclama la libertà negativa di non avvalersi delle cure mediche attraverso la formula del consenso informato. La situazione italiana si presenta emblematica sotto questo profilo per il prolungato silenzio del Legislatore e per la difficoltà di pervenire a risultati condivisi, in controtendenza rispetto al panorama internazionale caratterizzato da interventi che in varia misura hanno già affrontato il problema. Una risposta efficace è invece pervenuta dalla giurisprudenza che con i noti casi Welby ed Englaro, ha dato attuazione al principio di autodeterminazione del malato e all’ammissione della cosiddetta eutanasia passiva. Il primo vero risultato su questo fronte si è recentemente avuto con la legge n. 219/2017 recante “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento” che rafforza l’autonomia individuale nelle scelte mediche o terapeutiche della persona. Nell’ultima parte della trattazione vengono trattate in maniera più dettagliata le questioni di fine vita relative a pazienti incoscienti, ovvero quei soggetti che per la loro condizione di salute o per la loro età non sono in grado di esprimere la propria volontà. Vengono infine prese in esame le legislazioni in materia nei paesi definibili “avanguardisti”: Olanda e Belgio.
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