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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05152017-191144


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CARDELLA, DANIELE
URN
etd-05152017-191144
Titolo
Analisi sperimentale del comportamento a fatica oligociclica di solai in legno consolidati con soletta in c.a.
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Prof. Croce, Pietro
relatore Prof.ssa Beconcini, Maria Luisa
correlatore Ing. Chellini, Giuseppe
correlatore Ing. Formichi, Paolo
Parole chiave
  • consolidameno di solai
  • solai misti legno-cemento armato
  • analisi sperimentale
  • prove a fatica su solai
  • solai misti legno-calcestruzzo
Data inizio appello
11/07/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/07/2087
Riassunto
Lo scopo primario del presente lavoro è stato studiare il comportamento di travi in legno rinforzate con soletta collaborante di calcestruzzo armato. Questa tematica svolge un ruolo centrale negli interventi di recupero di solai in legno esistenti, considerato peraltro che tali solai sono estremamente diffusi nel nostro territorio e molto spesso quest’ultimi hanno carenze di resistenza e ancora più frequentemente di rigidezza.
A tale proposito sono stati realizzati tre campioni di trave rinforzate con soletta collaborante; le travi in legno sono state recuperate da un vecchio edificio e sono state rinforzate con soletta in calcestruzzo armato, quest’ultima solidarizzata alla trave lignea mediante tre differenti tipologie di connessioni (vitoni, barre filettate e Tecnaria): tali campioni sono stati sottoposti a prove a fatica al fine di valutare il comportamento della trave rinforzata per storie di carico ripetute nel corso del tempo.
Questo studio ha messo in luce che le strutture sono sensibili a sollecitazioni che si ripetono nel tempo: l'applicazione di carichi variabili ciclicamente provoca il rifollamento delle travi in legno in corrispondenza dei connettori, determinando un sensibile aumento degli scorrimenti legno–calcestruzzo, a cui consegue un aumento delle frecce e delle deformazioni nei due materiali. Tutto questo può essere considerato come un effetto fatica, che appare tutt’altro che trascurabile per questa tipologia di strutture e si manifesta attraverso il danneggiamento progressivo del sistema nel suo complesso.
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