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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05152010-184825


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MANCINI, MONICA
URN
etd-05152010-184825
Titolo
Social network e trasformazioni della comunicazione politica: lo scenario italiano
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
SISTEMI E PROGETTI DI COMUNICAZIONE
Relatori
relatore Prof. Mori, Luca
Parole chiave
  • social network
  • comunicazione politica
  • campagne elettorali
  • internet
Data inizio appello
07/06/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/06/2050
Riassunto
La comunicazione politica è ormai da tempo entrata in una nuova fase grazie ai nuovi spazi partecipativi offerti dal Web 2.0, con cui si sono create le condizioni per una comunicazione non più solo da uno a molti, ma orizzontale. La campagna elettorale di Obama ha cominciato a costituire un nuovo modello, fortemente centrato sul web e sull’organizzazione dal basso basata sulla formazione di gruppi online attraverso servizi come i social network.
Proprio i social network hanno cominciato a destare nel campo della comunicazione politica una crescente attenzione, in quanto offrono uno spazio per l’incontro tra elettori e partiti, per numerose finalità, che vanno dalla diffusione di informazioni, alla raccolta di fondi, fino alla formazione di gruppi, l’organizzazione di iniziative a la mobilitazione vera e propria.
Lo scenario italiano è caratterizzato innanzitutto dalla predominanza di tre piattaforme, Facebook, Youtube e Twitter, a cui fanno ricorso i principali partiti in aggiunta al loro sito ufficiale. Facebook è anche il social network con il maggior numero di iscritti, mentre in Italia Twitter è ancora poco utilizzato, ma il numero di utenti sembra destinato ad aumentare.
La comunicazione politica in rete è caratterizzata in Italia dall’assenza di un’adeguata attenzione al web, all’aggiornamento dei siti, alla comunicazione orizzontale e all’offerta di servizi interattivi. Già negli anni passati, in occasione di precedenti campagne elettorali, alcuni schieramenti politici avevano aperto siti interattivi e blog, e avevano provato a realizzare iniziative di partecipazione, ad esempio facendo esprimere agli elettori le proprie idee sul programma; tuttavia, molti blog erano stati chiusi molto presto, dopo l’inserimento di qualche messaggio.
Oltre ad esperienze legate a precedenti elezioni, sono stati presi in considerazione anche esempi molto recenti, cioè i siti e i profili sui social network creati per la campagna elettorale delle elezioni regionali. Molti di essi hanno offerto spazi più o meno ampi di interattività di partecipazione. La presenza sui social network non si è però distinta particolarmente, poiché, nella maggior parte dei casi, non metteva a disposizione risorse in più rispetto al sito.
La tendenza osservata è quella di ricorrere ai social network solo per brevi periodi di tempo, di pochi mesi, quelli di vera e propria campagna elettorale, piuttosto che rendere le pagine ufficiali degli spazi per mantenere un contatto con e tra i sostenitori.
La presenza sui social network dei ministri è scarsa e non sfrutta pienamente tutte le possibilità offerte da questi servizi. Ricerche dimostrano che insieme al sito web, i profili sui social network sono lo spazio che i deputati informatizzati preferiscono.
La creazione di profili sui social network viene molto spesso fatta senza seguire una linea precisa. I difetti comuni della comunicazione sui social network sono relativi alla bassa frequenza di aggiornamento, ai contenuti, che vengono ripresi dal sito, al linguaggio, che è spesso troppo formale per questi mezzi, e all’assenza di obiettivi legati alla pagina stessa. È molto frequente l’assenza di feedback e risposte ai commenti lasciati dagli utenti.
L’importanza dei social network sembrerebbe legata alla possibilità di coinvolgere un maggior numero di persone ad informarsi e a prendere parte a gruppi legati alla politica; tuttavia bisogna considerare che ci sono molteplici fattori che in realtà influenzano un individuo e lo spingono a interessarsi, discutere e partecipare. Il coinvolgimento non viene stimolato solo dall’avere a disposizione nuove tecnologie e piattaforme, ma dalla motivazione degli individui.
Alla mancata motivazione vanno uniti ostacoli che impediscono l’accesso alla Rete (legati ad esempio alla disponibilità di banda larga, all’età e all’istruzione).
Il “successo” sui social network non fornisce ancora dati precisi sulla quantità di voti o sul consenso ottenuto da un candidato. Con il tempo l’utilizzo di questi mezzi forse sarà perfezionato, o essi verranno sostituiti da altri servizi, ma in ogni caso questo genere di piattaforme sembra destinato ad avere una forte influenza sulla comunicazione politica, come già hanno fatto in passato gli altri servizi del Web.


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