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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05142021-161306


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BERTUCCELLI, GIOIA
URN
etd-05142021-161306
Titolo
La paternità nei rapporti di lavoro
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Galardi, Raffaele
Parole chiave
  • paternità
  • lavoro
  • padre lavoratore
  • congedo parentale
  • congedo di paternità
Data inizio appello
31/05/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
31/05/2061
Riassunto
Quello che è stato ricostruito nell’elaborato è il percorso di valorizzazione della genitorialità maschile, un percorso evolutivo in costante crescita, ma che presenta ancora diversi punti di debolezza. La progressiva partecipazione delle donne al mercato del lavoro ha portato all’attenzione l’esigenza di conciliare i tempi di vita e di lavoro. Proprio quest’ultimo è un ambito in cui s’inserisce il diritto del lavoro e la delicata regolamentazione dei periodi di sospensione dell’attività lavorativa, che trova la sua causa giustificatrice nella nuova condizione di genitore, sicuramente meritevole di tutela e corredata di diritti che devono poter essere pienamente esercitati da parte di entrambi, madri e padri. Quello che si propone di fare è di guardare il tema della conciliazione da una prospettiva più ampia: difatti solitamente (ed erroneamente) questo è stato un tema ricondotto e limitato alla figura della madre lavoratrice. Riconsiderando i compiti di cura come parte integrante della vita di ogni genitore, uomo o donna che sia, e in virtù del principio di uguaglianza e non discriminazione, è doveroso che il tema della conciliazione trovi tra i suoi destinatari anche i padri impegnati sia nell’attività di cura che in quella lavorativa, necessitando così di “conciliare” i due ambiti. Sebbene l’attribuzione dei diritti ai padri derivi dall’estensione di quelli previsti esclusivamente a favore della madre lavoratrice, attualmente può riconoscersi una natura autonoma di tali diritti , che sia conforme alle interpretazioni evolutive (se pur disomogenee) che si sono susseguite in materia. I congedi di paternità, i congedi parentali e la loro configurazione come strumenti di conciliazione, dovrebbero allontanarsi dal legame indissolubile con quelli che sono gli svantaggi riprodotti nella sfera lavorativa delle madri lavoratrici, ed anzi, essere considerati nella loro specificità ed unicità. Il diritto all’esercizio del congedo parentale o di paternità (o qualsiasi altro strumento conciliativo riconosciuto in favore del padre), necessita la predisposizione di tutele, che garantiscano al genitore non solo la continua partecipazione al mercato del lavoro, ma che vadano anche a contrastare le possi-bili discriminazioni e gli atti ritorsivi che possono essere perpetrati sul luogo di lavoro.
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