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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05142021-134427


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PAGANUCCI, MARTINA
URN
etd-05142021-134427
Titolo
Il carcere come luogo di negazione dell'affettività
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Bresciani, Luca
Parole chiave
  • Covid-19nalizzazione e perdizione.
  • patologie
  • carcere
  • sessualità
  • legami familiari
  • famiglia
  • affettività
Data inizio appello
31/05/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L'elaborato intende analizzare in una prospettiva critica quello che è il problema dell'affettività in carcere, la difficile gestione concreta dei legami familiari e l'inadeguatezza degli istituti preposti a tutela della famiglia. Attraverso un'indagine approfondita si vuole evidenziare quelle che sono le gravi ripercussioni del carcere sulla famiglia e gli effetti negativi delle condizioni detentive sul soggetto recluso: patologie psichiche, metamorfosi dei sensi, malattie fisiche e il grave problema della sessualità negata, che degenerano in depressione, autolesionismo e suicidio. Dalla visione comparatistica delle esperienze europee ed internazionali è possibile riconoscere l'arretratezza ingiustificata del nostro ordinamento. Sebbene la legge penitenziaria persegua l'obiettivo di mantenere e migliorare le relazioni affettive del detenuto, qualificando queste come elemento costitutivo e imprescindibile per la finalità rieducativa della pena e il trattamento risocializzante, le misure previste si rivelano insufficienti, generando al contrario marginalizzazione e perdizione.
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