• Magistrato di sorveglianza
• pericolosità sociale
• rems
• misure di sicurezza
• folle-reo

Il presente lavoro intende offrire un percorso storico-legislativo sulla questione attinente al difficile bilanciamento tra cura e contenimento relativo al trattamento dell’infermo di mente autore di reato ritenuto socialmente pericoloso (il c.d. folle-reo).Sotto la lente di ingrandimento si avrà: il folle reo con la sua doppia pericolosità (giuridica e psichiatrica); l’iter legislativo per il superamento degli O.P.G ed infine il ruolo del Magistrato di sorveglianza nella gestione delle misure di sicurezza. Per la delicatezza e la complessità del tema, tale elaborato cercherà di utilizzare un approccio basato sull’ excursus storico per ogni profilo che verrà preso in esame. In modo tale da avere oltre che una visione ampia, su più piani che si intersecano, anche una completezza tale da capire le difficoltà insite nella disciplina. Si inizierà con una breve rassegna dei luoghi di cura e contenimento che si sono susseguiti nel corso degli anni (dai primi manicomi per arrivare agli O.P.G., oggi eseguiti in R.E.M.S). Si passerà poi a parlare del cuore pulsante dell’elaborato, ossia del Magistrato di sorveglianza e della gestione delle misure di sicurezza. Fra le misure suddette, maggior attenzione verrà prestata a quelle destinate al folle reo e in particolare alle difficoltà, teoriche e pratiche, che riscontra il Magistrato nel compiere il giudizio prognostico di natura personologica; in seguito, poi si parlerà delle modifiche sistematiche apportate dalla legge della legge n.81 del 2014. L’ultimo aspetto che si tratterà sarà una disamina generale dei progetti di riforma inattuati, per poi arrivare a chiederci se la legge n.81 del 2014, con le sue novità dirompenti e i suoi deficit, può considerarsi una tappa finale o una tappa intermedia di un percorso che porti ad un risultato ottimale, che permetta di tenere in equilibrio le istanze di cura e custodia relative al trattamento del folle reo.