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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05142018-164015


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CECCARELLI, EROS
URN
etd-05142018-164015
Titolo
Utilità dell'analisi economico-finanziaria nell'ambito del fallimento: un caso aziendale.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof.ssa Talarico, Lucia
Parole chiave
  • analisi di bilancio
  • curatore fallimentare
  • fallimento
  • procedure concorsuali
  • relazione ex art. 33
Data inizio appello
11/06/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/06/2088
Riassunto
Dinanzi alla diffusione ormai incessante della crisi e dello stato d’insolvenza d’impresa, il presente lavoro ha come obiettivo quello di andare a fornire un quadro completo delle procedure concorsuali, nello specifico descrivendo la procedura del fallimento, ed evidenziare l’utilità dello strumento dell’analisi economico finanziaria nella prospettiva del curatore fallimentare.
L’attuale e persistente recessione economica non ha fatto altro che ingigantire il numero delle procedure fallimentari: a partire dal 2008 sono fallite in Italia più di 100.000 imprese, con un trend in continuo aumento fino al 2014, passando dai 9.384 fallimenti del 2009 ai 15.336 del 2014, anno in cui si è registrato il picco (con un aumento del 63,42%) . Dal 2015 stiamo assistendo, invece, ad un calo (seppur molto lento) rispetto agli anni precedenti, che anche gli ultimi dati sul 2017 sembrano confermare. Numeri che, quindi, evidenziano, da un lato, un leggero miglioramento dello stato di salute delle imprese italiane negli ultimi anni e che fanno sperare in una ripresa economica, ma dall’altro lato, se li confrontiamo con i dati precrisi, dimostrano ancora come la situazione sia tutt’altro che positiva ed i problemi non siano ancora stati risolti.
La crisi delle imprese è stata oggetto di particolare attenzione nel tempo anche da parte del legislatore: la normativa riguardante le procedure concorsuali risale all’entrata in vigore del R.D. n. 267/42 meglio nota come “Legge Fallimentare” unitamente alla Legge Prodi del 1979 che ha introdotto nell’ordinamento italiano un’ulteriore procedura concorsuale, l’amministrazione straordinaria della «grandi» imprese in crisi . La stessa Legge Fallimentare è stata oggetto di un’intensa riforma nel tempo attraverso il D.L. 35/2005 (convertito nella L. 80/2005) ed, in particolare, il D.Lgs. 5/2006 recante la «riforma organica della disciplina delle procedure concorsuali» e novellato da ulteriori disposizioni succedutesi negli anni sino ad arrivare al D.L. 83/2015, convertito nella L. 132/2015, per la quale si può parlare di vera e propria miniriforma. A tal proposito risulta importante sottolineare come, a partire dalla riforma del 2006, tali interventi sono stati redatti nell’ottica di privilegiare il tentativo di risanamento dell’impresa o l’accordo con i creditori piuttosto che il fallimento, determinando, per quanto ci riguarda, un rafforzamento del ruolo e dei poteri del curatore all’interno della stessa procedura fallimentare. Le suddette fonti interne sono integrate sul piano comunitario, in tema di procedure d’insolvenza transnazionali, dal Regolamento CE 1346/2000, e rifusione nel Regolamento UE 848/2015, il quale, in vigore dal 26 giugno 2017, ha modificato la disciplina precedente recependo la nuova funzione delle procedure concorsuali quale strumento di risanamento delle imprese in crisi.
In conseguenza di tali considerazioni, nel primo capitolo abbiamo, dapprima, individuato i concetti di stato di crisi e di insolvenza e, successivamente, presentato le varie tipologie di procedure concorsuali, unitamente ai principali strumenti di risanamento della crisi d’impresa.
Nel secondo capitolo abbiamo poi proseguito illustrando, nello specifico, la disciplina della procedura fallimentare in tutti i suoi aspetti. A tal proposito ci siamo soffermati sulla tanto attesa riforma fallimentare, la Legge n.155 del 19/10/2017 recante Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza, la quale condurrà ad un cambiamento radicale del volto delle procedure concorsuali con l’introduzione di numerose novità, rilevanti anche ai nostri fini in quanto si attribuisce un ruolo di sempre maggiore importanza all’analisi economico-finanziaria al fine non solo di pronosticare la crisi ma anche e soprattutto di prevenirla attraverso dei meccanismi di allerta.
Nel terzo capitolo analizzeremo il ruolo fondamentale del curatore all’interno della procedura fallimentare, individuandone le varie funzioni ed in particolare concentrandoci sulla validità dello strumento dell’analisi di bilancio a supporto delle sua attività, focus della presente tesi.
Infine nel quarto capitolo viene affrontato lo studio di un caso di un’azienda sottoposta alla procedura di fallimento per evidenziare, nel concreto, in che modo l’analisi economico finanziaria può essere utilizzata, con enormi benefici, nella redazione da parte del curatore della relazione ex art. 33 della Legge Fallimentare.
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