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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05142012-155615


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MAURO, CHIARA, MARIA
URN
etd-05142012-155615
Titolo
I Fenici e il mare: rotte, imbarcazioni, porti e relitti in eta' arcaica (IX - VII sec. a.C.)
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Botto, Massimo
relatore Prof.ssa Pasquinucci, Marinella
Parole chiave
  • imbarcazioni
  • relitti
  • età arcaica
  • porti
  • Fenici
  • rotte
Data inizio appello
04/06/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/06/2052
Riassunto
Il presente lavoro prende in considerazione il rapporto tra i Fenici e il mare, analizzandone – come da titolo - differenti aspetti. La scelta del range cronologico è stata effettuata utilizzando una precisa intenzione: lo studio ha come riferimento iniziale il IX sec. a.C. (che segna l’avvio di un movimento diasporico in cui l’elemento fenicio appare chiaramente riconoscibile) e si chiude col VII sec. a.C., all’alba del processo di ascesa di Cartagine (che modificherà in maniera sostanziale le dinamiche in atto tra i centri portuali fenici).
L’ampia introduzione contestualizza storicamente il movimento fenicio verso Occidente, individuandone le radici e mettendolo a confronto con il grande fenomeno colonizzatore, pressappoco contemporaneo, di matrice greca.
La prima parte della tesi verte sull’individuazione delle principali rotte fenicie di età arcaica: l’indagine si è svolta in senso diacronico e sincronico, attraverso lo studio delle principali condizionanti della navigazione (venti, correnti, brezze). Là dove possibile è stato indicato il tempo orientativo di percorrenza dei singoli tracciati.
Segue una ricostruzione delle imbarcazioni, condotta sulla base delle fonti iconografiche e delle fonti archeologiche coeve al periodo d’indagine.
Nella terza parte sono stati analizzati i porti principali di età arcaica e ne è stata tentata una suddivisione per tipologia. I dati così ottenuti hanno consentito di rintracciare alcune costanti all’interno della scelta dei siti da impiegare come approdi.
In ultimo, il capitolo conclusivo rileva i relitti fenici databili tra il IX ed il VII sec. a.C. e fino ad oggi messi in luce.: le imbarcazioni sono state ricondotte al modello navale d’appartenenza, e – grazie agli elementi del carico, agli oggetti di bordo ed alle osservazioni esposte nelle parti precedenti – si è tentato di ricostruirne la rotta.
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