Tesi etd-05132021-153322 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MAFFEI, GINEVRA
URN
etd-05132021-153322
Titolo
Famiglia omogenitoriale e diritti dei minori.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Malfatti, Elena
Parole chiave
- adozione
- famiglia
- minori
- omogenitorialità
- omosessuali
- tecniche riproduttive
Data inizio appello
31/05/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La famiglia tradizionale così come pensata dai nostri padri costituenti non costituisce più l’unica tipologia di famiglia. La famiglia si è evoluta e modificata, non è più solo quella fondata sul matrimonio di due persone di sesso diverso. Oggi, oltre alla trasformazione sociale, abbiamo avuto un’evoluzione scientifica e tecnologica delle tecniche riproduttive e si è iniziato a parlare delle famiglie c.d. omogenitoriali. In Italia il numero di queste famiglie è in costante crescita, ma a differenza degli altri paesi il nostro sistema normativo è rimasto immobile, lasciando queste famiglie ma soprattutto il loro bambini senza alcuna forma di tutela e di diritti.
Questa tesi vuole sottoporre all’attenzione il tema fondamentale della famiglia omogenitorialità, utilizzando il punto di vista dei diritti del minore. Proponiamo di dimostrare l’esigenza di un intervento legislativo in materia di diritti e tutele dei minori nati e cresciuti in famiglie omogenitoriali: i quali rispetto ai minori nati in famiglie tradizionali sono discriminati e sono privi di qualsiasi diritto nei confronti del genitore non biologico, detto anche d’intenzione o intenzionale. Lo stesso giudice costituzionale, in una recentissima sentenza, ha sottolineato la necessità che il legislatore intervenga per sopperire alla lacuna giuridica in tema di famiglie omogenitoriali; stabilendo, però, che la competenza spetta al Parlamento.
L’analisi prende atto del fatto che le trasformazioni sociali, culturali e l’evoluzione scientifica hanno portato alla modifica del modo stesso in cui la società riconosce la famiglia e lo status di figlio. Partendo da un concetto di famiglia che considerava figli naturali solo quelli nati da due genitori sposati, passando per il riconoscimento giuridico anche di quei figli considerati non legittimi perché nati fuori dal matrimonio ed arrivando, ad oggi, alle famiglie c.d. arcobaleno.
Nella seconda parte analizzeremo lo status giuridico dei figli nati o cresciuti in famiglie omogenitoriali, formate da due genitori dello stesso sesso. E vedremo, come a questi minori non vengano riconosciuti gli stessi diritti e le stesse tutele riconosciute ai minori nati in famiglie tradizionali. Infatti, giuridicamente parlando, questi bambini è come se fossero orfani di un genitore, quello intenzionale, nei confronti del quale non hanno nessun diritto. A questo vuoto normativo, hanno cercato di sopperire i giudici con lo scopo di tutelare in qualche modo questi minori, riconoscendo la genitorialità in capo al genitore sociale per garantire il soddisfacimento del preminente interesse del minore nel caso concreto.
Analizzeremo la posizione della Corte europea dei diritti dell’uomo, la quale riconosce la famiglia omogenitoriale come vera e propria famiglia e per questo la ritiene meritevole delle stesse tutele riservate alla famiglia tradizionale. Essa ritiene necessario l’intervento degli Stati membri dell’Unione europea affinché vengano riconosciuti a tutti i minori gli stessi diritti, indifferentemente dall’orientamento sessuale dei genitori. La Corte ritiene la necessità di un istituto che in tempi brevi e con pieni effetti riconosca la doppia genitorialità, in modo da garantire il superiore interesse di tutti i bambini; vedremo come la maggior parte dei paesi europei siano più evoluti sul tema rispetto al nostro paese.
Nel terzo capitolo prenderemo in considerazione gli “stratagemmi” utilizzati dalle coppie di persone dello stesso sesso per realizzare il proprio desiderio di genitorialità. Infatti, in Italia l’accesso alle tecniche riproduttive è vietato alle coppie omosessuali, e inoltre, le stesse hanno il divieto di accesso anche all’istituto dell’adozione. Così le coppie omosessuali desiderose di avere figli si recano all’estero nei paesi dove tali tecniche sono ammesse anche agli omosessuali o ove è possibile adottare. Questo ha portato ad un aumento delle domande di riconoscimento di atti di adozione stipulati da autorità straniere e di trascrizioni di certificati stranieri di nascita che attribuiscono la genitorialità ai due genitori dello stesso sesso. Ripercorreremo le più importanti sentenze di legittimità e di merito, che hanno portato la giurisprudenza al riconoscimento della doppia genitorialità in capo ad entrambi i genitori, anche a quelli non biologici.
Nella parte finale approfondiremo il principio cardine che ruota intorno ai diritti del minore, ossia il best interests of the child. Come esso sia nato, si sia sviluppato nelle sue diverse accezioni, sia nei paesi di common law che di civil law. Osservando come questo concetto si sia sviluppato in Italia e di come la giurisprudenza abbia valutato il superiore interesse del minore attraverso il bilanciamento con il limite dell’ordine pubblico internazionale.
Questa tesi vuole sottoporre all’attenzione il tema fondamentale della famiglia omogenitorialità, utilizzando il punto di vista dei diritti del minore. Proponiamo di dimostrare l’esigenza di un intervento legislativo in materia di diritti e tutele dei minori nati e cresciuti in famiglie omogenitoriali: i quali rispetto ai minori nati in famiglie tradizionali sono discriminati e sono privi di qualsiasi diritto nei confronti del genitore non biologico, detto anche d’intenzione o intenzionale. Lo stesso giudice costituzionale, in una recentissima sentenza, ha sottolineato la necessità che il legislatore intervenga per sopperire alla lacuna giuridica in tema di famiglie omogenitoriali; stabilendo, però, che la competenza spetta al Parlamento.
L’analisi prende atto del fatto che le trasformazioni sociali, culturali e l’evoluzione scientifica hanno portato alla modifica del modo stesso in cui la società riconosce la famiglia e lo status di figlio. Partendo da un concetto di famiglia che considerava figli naturali solo quelli nati da due genitori sposati, passando per il riconoscimento giuridico anche di quei figli considerati non legittimi perché nati fuori dal matrimonio ed arrivando, ad oggi, alle famiglie c.d. arcobaleno.
Nella seconda parte analizzeremo lo status giuridico dei figli nati o cresciuti in famiglie omogenitoriali, formate da due genitori dello stesso sesso. E vedremo, come a questi minori non vengano riconosciuti gli stessi diritti e le stesse tutele riconosciute ai minori nati in famiglie tradizionali. Infatti, giuridicamente parlando, questi bambini è come se fossero orfani di un genitore, quello intenzionale, nei confronti del quale non hanno nessun diritto. A questo vuoto normativo, hanno cercato di sopperire i giudici con lo scopo di tutelare in qualche modo questi minori, riconoscendo la genitorialità in capo al genitore sociale per garantire il soddisfacimento del preminente interesse del minore nel caso concreto.
Analizzeremo la posizione della Corte europea dei diritti dell’uomo, la quale riconosce la famiglia omogenitoriale come vera e propria famiglia e per questo la ritiene meritevole delle stesse tutele riservate alla famiglia tradizionale. Essa ritiene necessario l’intervento degli Stati membri dell’Unione europea affinché vengano riconosciuti a tutti i minori gli stessi diritti, indifferentemente dall’orientamento sessuale dei genitori. La Corte ritiene la necessità di un istituto che in tempi brevi e con pieni effetti riconosca la doppia genitorialità, in modo da garantire il superiore interesse di tutti i bambini; vedremo come la maggior parte dei paesi europei siano più evoluti sul tema rispetto al nostro paese.
Nel terzo capitolo prenderemo in considerazione gli “stratagemmi” utilizzati dalle coppie di persone dello stesso sesso per realizzare il proprio desiderio di genitorialità. Infatti, in Italia l’accesso alle tecniche riproduttive è vietato alle coppie omosessuali, e inoltre, le stesse hanno il divieto di accesso anche all’istituto dell’adozione. Così le coppie omosessuali desiderose di avere figli si recano all’estero nei paesi dove tali tecniche sono ammesse anche agli omosessuali o ove è possibile adottare. Questo ha portato ad un aumento delle domande di riconoscimento di atti di adozione stipulati da autorità straniere e di trascrizioni di certificati stranieri di nascita che attribuiscono la genitorialità ai due genitori dello stesso sesso. Ripercorreremo le più importanti sentenze di legittimità e di merito, che hanno portato la giurisprudenza al riconoscimento della doppia genitorialità in capo ad entrambi i genitori, anche a quelli non biologici.
Nella parte finale approfondiremo il principio cardine che ruota intorno ai diritti del minore, ossia il best interests of the child. Come esso sia nato, si sia sviluppato nelle sue diverse accezioni, sia nei paesi di common law che di civil law. Osservando come questo concetto si sia sviluppato in Italia e di come la giurisprudenza abbia valutato il superiore interesse del minore attraverso il bilanciamento con il limite dell’ordine pubblico internazionale.
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