Tesi etd-05122020-155326 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PERGAMO, CESARA SOFIA
URN
etd-05122020-155326
Titolo
Valutazione dell'impiego del sistema delle derivate precordiali nella diagnosi elettrocardiografica di ingrandimento ventricolare nel cane.
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Tognetti, Rosalba
correlatore Vezzosi, Tommaso
controrelatore Marchetti, Veronica
correlatore Vezzosi, Tommaso
controrelatore Marchetti, Veronica
Parole chiave
- cane
- derivazioni precordiali
- dog
- electrocardiography
- elettrocardiografia
- ingrandimento ventricolare
- precordial leads
- ventricular enlargement
Data inizio appello
29/05/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/05/2090
Riassunto
Il presente studio clinico ha avuto lo scopo di valutare se un nuovo metodo di derivazione precordiale possa aumentare il potere diagnostico dell’elettrocardiografia nella diagnosi di ingrandimento ventricolare nel cane.
Lo studio è stato di tipo sperimentale, osservazionale prospettico. Sono stati valutati cani di proprietà portati per visita cardiologica presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa tra Febbraio 2018 e Gennaio 2020. Sono stati inclusi soggetti sottoposti ad esame clinico e valutazione cardiologica completa con esame ecocardiografico ed esame ECG a 12 derivate. Per ogni singolo tracciato sono state valutate in derivata II la frequenza cardiaca media, la durata del QRS e l’asse elettrico medio del QRS sul piano frontale. In tutte le derivate sono state valutate l’ampiezza dell’onda Q, l’ampiezza dell’onda R e l’ampiezza dell’onda S. Per la valutazione degli ingrandimenti ventricolari sono stati presi in considerazione come parametri ecocardiografici il diametro ventricolare sinistro tele-diastolico e il rapporto tra il diametro del ventricolo destro a fine diastole e il diametro del ventricolo sinistro a fine diastole. Sono stati esaminati indici elettrocardiografici di ingrandimento ventricolare destro e sinistro utilizzati sia in medicina umana che veterinaria. È stata calcolata l’accuratezza diagnostica dei singoli indici nella diagnosi di ingrandimento ventricolare destro o sinistro. Si è cercato di stabilire i migliori cut-off di ciascun indice nell’individuazione dell’ingrandimento ventricolare destro o sinistro.
Sono stati inclusi un totale di 160 cani, 62 sani dal punto di vista cardiologico e 98 affetti da almeno una cardiopatia. Tra i cani cardiopatici sono stati identificati mediante esame ecocardiografico 34 soggetti con ingrandimento ventricolare sinistro e 21 soggetti con ingrandimento ventricolare destro.
Gli indici più significativi nella diagnosi dell’ingrandimento ventricolare destro e i rispettivi valori di sensibilità e specificità sono stati i seguenti: (1) QaVR > 0.1 mV con sensibilità 53% e specificità 95%; (2) R/SV4 < 1.2 con sensibilità 63% e specificità 96%; (3) R/SV5 < 1.95 con sensibilità 69% e specificità 92%; (4) SV6 > 0.7 mV con sensibilità 52% e specificità 92%.
Gli indici più significativi nella diagnosi di ingrandimento ventricolare sinistro e i rispettivi valori di sensibilità e specificità sono stati i seguenti: (1) RDI > 1.5 mV con sensibilità 41% e specificità 87%; (2) RV4 > 3.5 mV con sensibilità 41% e specificità 90%.
In accordo con quanto riportato in letteratura veterinaria e in letteratura umana, dal nostro studio è emerso che la sensibilità dei criteri elettrocardiografici di ingrandimento ventricolare destro e sinistro è da bassa a moderata mentre la specificità è elevata. L’aggiunta del sistema precordiale alle semplici derivate degli arti aumenta l’accuratezza diagnostica nella diagnosi di ingrandimento ventricolare, soprattutto destro.
Lo studio è stato di tipo sperimentale, osservazionale prospettico. Sono stati valutati cani di proprietà portati per visita cardiologica presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa tra Febbraio 2018 e Gennaio 2020. Sono stati inclusi soggetti sottoposti ad esame clinico e valutazione cardiologica completa con esame ecocardiografico ed esame ECG a 12 derivate. Per ogni singolo tracciato sono state valutate in derivata II la frequenza cardiaca media, la durata del QRS e l’asse elettrico medio del QRS sul piano frontale. In tutte le derivate sono state valutate l’ampiezza dell’onda Q, l’ampiezza dell’onda R e l’ampiezza dell’onda S. Per la valutazione degli ingrandimenti ventricolari sono stati presi in considerazione come parametri ecocardiografici il diametro ventricolare sinistro tele-diastolico e il rapporto tra il diametro del ventricolo destro a fine diastole e il diametro del ventricolo sinistro a fine diastole. Sono stati esaminati indici elettrocardiografici di ingrandimento ventricolare destro e sinistro utilizzati sia in medicina umana che veterinaria. È stata calcolata l’accuratezza diagnostica dei singoli indici nella diagnosi di ingrandimento ventricolare destro o sinistro. Si è cercato di stabilire i migliori cut-off di ciascun indice nell’individuazione dell’ingrandimento ventricolare destro o sinistro.
Sono stati inclusi un totale di 160 cani, 62 sani dal punto di vista cardiologico e 98 affetti da almeno una cardiopatia. Tra i cani cardiopatici sono stati identificati mediante esame ecocardiografico 34 soggetti con ingrandimento ventricolare sinistro e 21 soggetti con ingrandimento ventricolare destro.
Gli indici più significativi nella diagnosi dell’ingrandimento ventricolare destro e i rispettivi valori di sensibilità e specificità sono stati i seguenti: (1) QaVR > 0.1 mV con sensibilità 53% e specificità 95%; (2) R/SV4 < 1.2 con sensibilità 63% e specificità 96%; (3) R/SV5 < 1.95 con sensibilità 69% e specificità 92%; (4) SV6 > 0.7 mV con sensibilità 52% e specificità 92%.
Gli indici più significativi nella diagnosi di ingrandimento ventricolare sinistro e i rispettivi valori di sensibilità e specificità sono stati i seguenti: (1) RDI > 1.5 mV con sensibilità 41% e specificità 87%; (2) RV4 > 3.5 mV con sensibilità 41% e specificità 90%.
In accordo con quanto riportato in letteratura veterinaria e in letteratura umana, dal nostro studio è emerso che la sensibilità dei criteri elettrocardiografici di ingrandimento ventricolare destro e sinistro è da bassa a moderata mentre la specificità è elevata. L’aggiunta del sistema precordiale alle semplici derivate degli arti aumenta l’accuratezza diagnostica nella diagnosi di ingrandimento ventricolare, soprattutto destro.
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