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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05122014-175853


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
ALESSI INNOCENTI, LISA
URN
etd-05122014-175853
Titolo
Valutazione delle variazioni del lattato plasmatico in cani affetti da sindrome della dilatazione-torsione gastrica: relazione con l'outcome e alterazioni della perfusione della parete gastrica.
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Vannozzi, Iacopo
correlatore Dott.ssa Ceccherini, Gianila
controrelatore Dott.ssa Briganti, Angela
Parole chiave
  • sindrome dilatazione-torsione gastrica
  • outcome
  • lattato plasmatico
  • cane
  • alterazioni della perfusione
Data inizio appello
06/06/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Obbiettivo: monitorare la concentrazione del lattato plasmatico nell’arco delle 24h dall’arrivo del paziente affetto da sindrome della dilatazione-torsione gastrica (GDV) in pronto soccorso e valutare se l’andamento possa fornire informazioni sul miglioramento della perfusione tissutale rispetto alla lattatemia in entrata. Verificare se ad all’iperlattatemia all’arrivo corrisponda la presenza di alterazioni della perfusione gastrica o un peggiore outcome del paziente.
Materiali e metodi: sono stati arruolati 87 casi nel periodo compreso tra Gennaio 2006 e Maggio 2014. 11 casi sono stati raccolti presso l’Ospedale D. ‘M. Modenato’ (PI) e 12 casi presso la Clinica 24H (FI) e di questi sono stati elaborati i lattati all’arrivo, dopo 12 ore e dopo 24. I rimanenti 64 casi sono stati raccolti presso la Clinica Vet. Strada Ovest (TV) dei quali sono stati elaborati i lattati solo all’arrivo. I dati ottenuti vengono elaborati attraverso due analisi: nella prima sono inclusi tutti gli 87 casi e viene valutata la lattatemia all’arrivo, la presenza e gravità di alterazioni della perfusione vascolare e l’outcome. Viene poi valutata la % di incidenza delle diverse alterazioni della perfusione vascolare; la % di mortalità, la media e ds del lattato plasmatico nei pazienti sopravvissuti e non; la media, la ds e la % di mortalità nei vari gruppi di soggetti divisi a seconda della gravità della lesione. Nella seconda analisi sono inclusi gli 11 casi dell’Ospedale D. ‘ M. Modenato’ (FI) e i 12 della Clinica 24h (PI). Viene valutata la lattatemia all’arrivo, post-intervento (entro 12 ore), dopo 24 ore; la presenza e gravità di alterazioni della perfusione vascolare/ischemia e l’outcome. Viene poi valutata la % di incidenza delle diverse alterazioni della perfusione vascolare; la media e ds delle concentrazioni del lattato plasmatico all’arrivo, entro 12 ore, dopo 24 ore; la % di diminuzione della lattatemia con il passare delle ore.
Risultati: la % di mortalità dei soggetti risulta essere in accordo con la bibliografia precedente. Risulta esserci una correlazione positiva tra aumento della lattatemia, la gravità delle lesioni sulla parete gastrica e la mortalità. Risulta che una lattatemia ≥ 6mmol/L non costituisca un buon fattore predittivo né di presenza di necrosi né dell’outcome. Risulta invece più importante la valutazione del trend della lattatemia nel post 12 ore per dare una parere positivo o negativo sulla prognosi del paziente.
Conclusioni: la valutazione della lattatemia all’ingresso non rappresenta un buon indice predittivo di necrosi e di prognosi del paziente. I risultati ottenuti suggeriscono quindi di valutare la lattatemia insieme agli altri parametri diagnostici, alla clinica e la valutazione del trend della lattatemia nel post 12 e 24 ore dall’intervento chirurgico.

ABSTRACT
Key Words: dog syndrome, gastric dilatation- volvulus syndrome, plasma lactate, gastric perfusion abnormalities, outcome.
Objective: monitoring the concentration of plasma lactate with the passing of the hours in those patients with gastric dilatation- volvulus syndrome (GDV ) from presentation in Emergency Setting and during the time of charge. Verify if the trend of lactatemia can be helpful in providing more information about the improvement of perfusion tissue compared to the single input parameter. Check whether a high value plasma lactate on arrival corresponds the presence of gastric perfusion abnormalities or a worse outcome of the patient.
Materials and Methods: 87 cases are enrolled in the period from January 2006 to May 2014. 11 cases were collected at the Vet Hospital 'M. Modenato '(PI) and 12 cases from the Clinic 24h (FI). Lactatemia was recorded on arrival, after 12 hours and after 24. The remaining 64 cases were collected at the Vet Clinic Strada Ovest (TV) which lactate were recorded upon arrival. Collected data were processed through two analyzes: the first included all 87 cases and the concentration of plasma lactate on arrival, presence and severity of gastric perfusion abnormalities/ ischemia and outcome are evalued. Of these is evaluated the % incidence of different vascular perfusion abnormalities; the % mortality, and the average ds of plasma lactate in patients survived and no; the mean, the ds and the % mortality in various groups of subjects divided depending on the severity of the lesion. The second analysis included: 11 cases of the Vet Hospital 'M. Modenato ' (PI) and 12 of the Clinic 24h ( FI). The lactatemia on arrival, post-intervention (within 12 hours ) after 24 hours was recorded; the presence and severity of gastric perfusion abnormalities and outcome are evalued. Of these is evaluated: the % incidence of different vascular perfusion abnormalities; ds and the average concentrations of plasma lactate on arrival, within 12 hours, after 24 hours; the % decrease in lattatemia with the passing of time.
Conclusion: the evaluation of the concentration plasma lactate on arrival is not a good predictor of necrosis and prognosis of the patient. It is suggested to evaluate the lactatemia along with other diagnostic parameters, the clinic and the assessment of plasma lactate trends in the post 12 and 24 hours after surgery.
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