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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05112020-201152


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DAL CANTO, LAURA
URN
etd-05112020-201152
Titolo
Maltrattamenti. Caratteri ed evoluzione di una fattispecie
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. De Francesco, Giovannangelo
Parole chiave
  • abitualità
  • famiglia
  • maltrattamenti
  • vessatorietà
Data inizio appello
10/06/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
I maltrattamenti in famiglia sono una figura di reato che compare per la prima volta all'interno dei codici preunitari, per poi essere configurata nell'art. 391 del codice Zanardelli ed infine all'art. 572 dell'attuale codice penale. La fattispecie è stata soggetta a profonde modifiche interpretative, che hanno portato ad un ampliamento sia dei soggetti ivi rientranti, sia dei fenomeni ivi riconducibili, qualora vi siano tutti i requisiti richiesti (basti pensare al mobbing e al bullismo). La condotta rilevante ai sensi dell'art. 572 è quella che si articola in una serie abituale di atti che, se isolatamente considerati, possono anche non essere penalmente rilevanti, oppure possono corrispondere ad altre fattispecie quali minacce, lesioni etc. e che, proprio per la loro reiterazione, ledono la personalità della vittima, costringendola ad un regime di vita umiliante e sofferente. Il comma 4 dell'art. 572 c.p. delinea le ipotesi aggravate dall'evento, cioè quando dalla condotta del soggetto attivo derivano a quello passivo lesioni gravi, o gravissime, o la morte. Mentre l'ipotesi- base richiede necessariamente il dolo, l'ipotesi aggravata lo esclude, perché rientra nella categoria di delitti aggravati dall'evento in cui l'evento ulteriore non deve essere voluto dall'agente, configurando altrimenti la diversa corrispondente fattispecie dolosa. I limiti edittali dell'art. 572 sono stati innalzati a più riprese dal legislatore, l'ultima volta nel 2019.
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