Tesi etd-05112017-110513 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PALERMO, STEFANO
URN
etd-05112017-110513
Titolo
Preparazione e caratterizzazione di concentratori solari fluorescenti a lastra ed a film sottile polimerico
Dipartimento
CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE
Corso di studi
CHIMICA INDUSTRIALE
Relatori
relatore Prof. Ruggeri, Giacomo
Parole chiave
- coloranti organici
- fotovoltaico
- LSC
- policarbonato
- resina epossidica
Data inizio appello
15/06/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro di tesi s’inserisce in un progetto di ricerca relativo alla realizzazione di concentratori solari luminescenti (LSC) ad alta efficienza ottica a partire da matrici polimeriche termoplastiche, come il Policarbonato (PC), e termoindurenti, come le resine epossidiche.
Lo studio si è focalizzato sull'ottimizzazione delle proprietà ottiche di fluorescenza e di efficienza ottica relativamente alle due principali tipologie di LSC: a lastra e a film sottile.
In particolare, i dispositivi a lastra sono stati realizzati a partire da un sistema bicomponente resina epossidica liquida/agente induritore amminico commerciale, impiegando fluorofori organici a base perilenica come l’N,N’-bis(6-esanolo)-3,4,9,10-perilene-tetracarbossidiimmide (PBI) e il 2,10-diidrossidibenzo[a,j] perilene-8,16-dione (DHPD). Gli LSC a film sottile sono stati invece preparati a partire da Policarbonato del Bisfenolo-A (PC), impiegando come fluorofori l’Hostasol Red GG (HR) e il 2,5-bis(5-terz-butil-benzossazol-2-il) tiofene (BTBBT).
La seconda fase del lavoro di tesi ha riguardato la preparazione di LSC a film sottile e a lastra contenenti una miscela cromoforica costituita dai coloranti HR e BTBBT, al fine di verificare l'eventuale processo di trasferimento di energia non radiativo (FRET) tra le due specie.
Infine, sono stati realizzati dispositivi LSC multistrato, allo scopo di studiare i rendimenti ottici ed effettuare un confronto con i concentratori solari preparati durante tutto il periodo di tirocinio.
I dispositivi LSC realizzati sono stati caratterizzati tramite spettroscopia FTIR-ATR, spettroscopia UV-Vis di assorbimento e di fluorescenza. La misura del rendimento ottico è stata effettuata mediante l’ausilio di un set-up sperimentale messo a punto nel laboratorio di ricerca costituito da una cella fotovoltaica a base di silicio monocristallino.
Infine, sono state effettuale delle analisi fotodegradative, utilizzando una lampada UV ad alta potenza, al fine di monitorare l’eventuale degradazione dei materiali costituenti il dispositivo stesso.
Lo studio si è focalizzato sull'ottimizzazione delle proprietà ottiche di fluorescenza e di efficienza ottica relativamente alle due principali tipologie di LSC: a lastra e a film sottile.
In particolare, i dispositivi a lastra sono stati realizzati a partire da un sistema bicomponente resina epossidica liquida/agente induritore amminico commerciale, impiegando fluorofori organici a base perilenica come l’N,N’-bis(6-esanolo)-3,4,9,10-perilene-tetracarbossidiimmide (PBI) e il 2,10-diidrossidibenzo[a,j] perilene-8,16-dione (DHPD). Gli LSC a film sottile sono stati invece preparati a partire da Policarbonato del Bisfenolo-A (PC), impiegando come fluorofori l’Hostasol Red GG (HR) e il 2,5-bis(5-terz-butil-benzossazol-2-il) tiofene (BTBBT).
La seconda fase del lavoro di tesi ha riguardato la preparazione di LSC a film sottile e a lastra contenenti una miscela cromoforica costituita dai coloranti HR e BTBBT, al fine di verificare l'eventuale processo di trasferimento di energia non radiativo (FRET) tra le due specie.
Infine, sono stati realizzati dispositivi LSC multistrato, allo scopo di studiare i rendimenti ottici ed effettuare un confronto con i concentratori solari preparati durante tutto il periodo di tirocinio.
I dispositivi LSC realizzati sono stati caratterizzati tramite spettroscopia FTIR-ATR, spettroscopia UV-Vis di assorbimento e di fluorescenza. La misura del rendimento ottico è stata effettuata mediante l’ausilio di un set-up sperimentale messo a punto nel laboratorio di ricerca costituito da una cella fotovoltaica a base di silicio monocristallino.
Infine, sono state effettuale delle analisi fotodegradative, utilizzando una lampada UV ad alta potenza, al fine di monitorare l’eventuale degradazione dei materiali costituenti il dispositivo stesso.
File
Nome file | Dimensione |
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Elenco_d...fonti.pdf | 290.43 Kb |
Preparaz...erico.pdf | 6.26 Mb |
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