• ittero neonatale
• bilirubinometro

L'ittero rappresenta una delle manifestazioni più comuni dell'adattamento funzionale del neonato alla vita extrauterina. Benché nella maggior parte dei neonati si presenti come una condizione transitoria del tutto benigna, talvolta la sovrapposizione di fattori responsabili di un ulteriore incremento del carico di bilirubina può determinare il raggiungimento di valori eccessivamente elevati e, quindi, il rischio di complicanze neurologiche non sempre reversibili.
Negli ultimi anni, dato l'aumento delle riammissioni ospedaliere per ittero nonché dei casi di encefalopatia bilirubinica, si è imposta la necessità, largamente condivisa, di uno screening della bilirubinemia esteso a tutti i neonati.
Tuttavia, poiché solo il 2% dei neonati a termine e late preterm sviluppano un'iperbilirubinemia grave, uno screening universale basato sulla determinazione sierica della bilirubina espone i neonati a procedure invasive, ovvero prelievi ematici, spesso superflue.
Accanto alle metodiche tradizionali di dosaggio della bilirubinemia, sono stati sviluppati nel tempo vari device dedicati alla misurazione transcutanea, quindi non invasiva, della bilirubina, dotati al contempo di un elevato grado di accuratezza e sensibilità, ritenuti oggi a tutti gli effetti dei validi strumenti di screening.
Scopo di questo studio è stato quello di valutare le performance di una delle versioni più recenti sul mercato, il bilirubinometro JM-105 (Dräger), disponibile presso l'UO di Neonatologia dell'AOUP, e di rivedere, in funzione di una sua ottimizzazione, la gestione diagnostico-terapeutica dell'ittero nell'ambito delle prassi di reparto che, sino ad oggi, sono state basate esclusivamente sulla determinazione sierica della bilirubina.