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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05112010-100531


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
BARTOLI, CHIARA
URN
etd-05112010-100531
Titolo
La sostenibilita locale nei programmi urbani complessi. Applicazione ad un caso studio
Settore scientifico disciplinare
ICAR/20
Corso di studi
SCIENZE E METODI PER LA CITTA' E IL TERRITORIO EUROPEI
Relatori
tutor Prof. Cutini, Valerio
Parole chiave
  • valutazione
  • Sviluppo sostenibile
  • contratti di quartiere
  • programmi urbani complessi
Data inizio appello
22/10/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
Alla luce del dibattito internazionale sulle tematiche dello sviluppo sostenibile e del loro recepimento nei
vari livelli di pianificazione, questa ricerca pone l’attenzione sui Programmi Urbani Complessi (PUC), come
strumenti innovativi nel panorama pianificatorio nazionale. (cap.1)
In particolare sono presi in considerazione i Contratti Di Quartiere (CDQ), come ultimi nati tra gli
strumenti urbanistici complessi, e se ne indagano i contenuti e le procedure (Cap.3) per individuare in che
modo è possibile, se è possibile, migliorarne la sostenibilità per inserirli in un processo di governo del
territorio più ampio, per riportare così le tematiche locali ad un livello di interesse e attenzione
sovralocale.
Metodologicamente si procede quindi a definire i concetti e i parametri assunti come riferimento per un
processo di valutazione funzionale all’obiettivo proposto e si propone l’analisi delle linee guida dei Centri
di Valutazione Territoriali (frutto del Programma di Iniziativa Europea INTERREG), come esempio di
metodologia a livello Nazionale e come procedura affine ai criteri assunti come riferimento.(Cap.2).
A seguito dell’applicazione di tale processo di valutazione ad un caso studio, il CDQ promosso dal Comune
di Lucca all’interno del concorso dei CDQ II, detto “Il Giardino” (Cap.5), emergono i punti critici tipici di
un processo di pianificazione ancora incentrato sul soddisfacimento dei requisiti del bando e attento più
alle questioni formali piuttosto che alle potenzialità di sviluppo del progetto.
In base alla lettura critica del CDQ di Lucca tramite i parametri assunti, si dimostra che una procedura
logica e improntata sulla coerenza tra obiettivi e azioni, sulla compatibilità tra obiettivi e mezzi e sulla
ricerca di un maggior consenso possibile (efficacia, efficienza, trasparenza) è la via da percorrere per
definire scelte “satisfacing”e quindi “buoni piani”.
In tal modo, per concludere, è dunque possibile non solo incrementare la sostenibilità negli strumenti di
pianificazione, ad esempio i CDQ, ma ottenere la definizione di un percorso metodologico chiaro ed
univocamente determinato in cui è evidente l’assunzione di responsabilità delle scelte.
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