Tesi etd-05102022-234434 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BRANDANI, NICOLA
URN
etd-05102022-234434
Titolo
Guelfi e Ghibellini nella Toscana nel Duecento: significati, alleanze e capovolgimenti politici nel basso medioevo toscano
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTÀ
Relatori
relatore Prof.ssa Poloni, Alma
Parole chiave
- fazioni
- ghibellini
- guelfi
- medioevo
- Toscana
Data inizio appello
30/05/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/05/2062
Riassunto
L'elaborato esamina la nascita del binomio guelfi-ghibellini. Dopo un'analisi dell'origine delle casate tedesche Welf e Waiblingen, che hanno originato le due fazioni, e avere esaminato le vicende che hanno portato alla relativa formazione, il focus si concentra sulla comparsa nei documenti dei termini "guelfo" e "ghibellino", in riferimento all'età di Federico II.
Particolare attenzione viene riservata alla situazione toscana, in un arco temporale compreso tra la morte dello Svevo e Castruccio Castracani. Nel dettaglio sono sottoposte ad esame le vicende riguardanti le due fazioni nei principali centri toscani tra il XIII e il XIV secolo: Firenze, Pisa, Lucca, Siena, Pistoia e Arezzo.
Lo scritto si sofferma sui sistemi di alleanze, sulle motivazioni economiche contingenti e politiche che determinarono l'aderenza all'una o all'altra fazione.
L'obiettivo che si pone questo elaborato è quello di evidenziare l'erroneità della schematizzazione che prevede una perfetta aderenza agli ideali di "guelfo" come sostenitore del papa, e di "ghibellino" come sostenitore dell'imperatore. Viene altresì posta l'attenzione sull'incertezza, percepita in seno agli stessi schieramenti, riguardo al proprio sentimento politico.
Particolare attenzione viene riservata alla situazione toscana, in un arco temporale compreso tra la morte dello Svevo e Castruccio Castracani. Nel dettaglio sono sottoposte ad esame le vicende riguardanti le due fazioni nei principali centri toscani tra il XIII e il XIV secolo: Firenze, Pisa, Lucca, Siena, Pistoia e Arezzo.
Lo scritto si sofferma sui sistemi di alleanze, sulle motivazioni economiche contingenti e politiche che determinarono l'aderenza all'una o all'altra fazione.
L'obiettivo che si pone questo elaborato è quello di evidenziare l'erroneità della schematizzazione che prevede una perfetta aderenza agli ideali di "guelfo" come sostenitore del papa, e di "ghibellino" come sostenitore dell'imperatore. Viene altresì posta l'attenzione sull'incertezza, percepita in seno agli stessi schieramenti, riguardo al proprio sentimento politico.
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