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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05102021-225347


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TESI, RACHELE
URN
etd-05102021-225347
Titolo
PHILIP LARKIN: INNOVAZIONI DI UN ANTI-MODERNO
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LETTERATURE E FILOLOGIE EURO - AMERICANE
Relatori
relatore Prof. Ciompi, Fausto
Parole chiave
  • anti-modernism
  • anti-modernismo
  • D. J. Enright
  • Donald Davie
  • Elizabeth Jennings
  • Englishness
  • John Wain
  • Philip Larkin
  • the Movement
  • Thom Gunn
Data inizio appello
28/05/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
In un recente sondaggio condotto dal Times su cinquanta scrittori britannici più amati dal dopoguerra a oggi, Philip Larkin è risultato il primo in classifica. Nonostante la sua produzione poetica si basi soltanto su quattro raccolte di versi pubblicate nell’arco di un trentennio a dieci anni di distanza l’una dall’altra, – The North Ship (1945), The Less Deceived (1955), The Whitsun Weddings (1964) e High Windows (1974), a cui si aggiungono pochi altri componimenti, Larkin gode di fama indiscussa. Lo testimoniano le riedizioni dei Collected Poems (1988) curati da Anthony Thwaite, le numerose monografie e i contributi critici che vanno ad arricchire la già copiosa bibliografia critica sul poeta. Notevole è anche il lavoro di approfondimento e divulgazione condotto dalla Philip Larkin Society, nata nel 1995 in occasione del decimo anniversario della morte dell’autore, che promuove e incoraggia gli studi larkiniani sia in territorio britannico che nel resto del mondo, grazie a programmi annuali fittissimi di eventi, conferenze, giornate di studio, incontri e alla preziosa rivista dell’associazione “About Larkin”.
Ciononostante, Larkin è ancora semisconosciuto in Italia, almeno al grande pubblico. A parte alcune traduzioni, la prima datata 1969, Le nozze di Pentecoste e altre poesie per Einaudi e, più recente, Finestre Alte (2002), sempre per Einaudi, nella nostra lingua è disponibile solo l’edizione del romanzo Turbamenti a Willow Gables (2003).
Si parte dal contesto culturale all’interno del quale l’autore inizia a muovere i primi passi, quello del Movement inglese, fenomeno letterario degli anni ‘50 del 1900, in cui Larkin si inserisce, interagendo e collaborando con altre figure altrettanto importanti come Donald Davie, John Wain, Thom Gunn, D.J. Enright ed Elizabeth Jennings; poi vengono descritti dettagliatamente i differenti punti di vista di Larkin e Kingsley Amis, fino ad analizzare l’influenza che Auden ha avuto su Larkin. Infine, ulteriore intento di questo elaborato, è quello di affrontare l’analisi dettagliata di alcuni testi poetici, tra i più significativi, contenuti nelle varie raccolte poetiche, per mostrare le differenti tematiche affrontate dall’autore. Il Movement, il fenomeno letterario più importante nell’Inghilterra del secondo dopoguerra, nasce tra il ‘53 e il ‘55, grazie ad alcuni poeti formatisi presso le università di Oxford a Cambridge. A Oxford nel 1940 si incontrano Philip Larkin e Kingsley Amis, i due rappresentanti più importanti del movimento, entrambi affascinati dal lavoro di Gavin Bone, uno studioso di poesia anglosassone. Entrambi pubblicano le loro prime opere con la Fortune Press. Successivamente sulla scena letteraria inglese compare John Wain, un altro futuro membro del Movement, che è attratto proprio dalla sobrietà, dallo stile sintetico e dalla Englishness dei due giovani scrittori. Sempre negli anni Quaranta, a Cambridge, D.J. Enright, Donald Davie e Thom Gunn fanno propri i valori di chiarezza, dedizione e disciplina, apprezzando i modelli letterari augustei che potessero fungere da esempi nella trattazione delle vicende quotidiane. A definire chiaramente il Movement compaiono poi due antologie, Poets of the Fifties, uscita nel 1955 a cura di D.J. Enright e New Lines di Robert Conquest. Nelle due raccolte compaiono gli stessi otto poeti: Enright, Wain, Conquest, Larkin, Davie, Holloway, Amis, Jennings, mentre Gunn è rappresentato soltanto in New Lines. La figura di maggior spicco nel Movement è quella di Philip Larkin (1922-1985), il quale è stato definito, secondo recenti studi, misogino, sprezzante nei confronti della classe operaia, sciovinista, onanista, pornografo e forse ammiratore (sulla scia del padre) della Germania hitleriana. L’ambientazione tipica delle sue poesie è la provincia industriale, con pub, alberghi georgiani, camere in affitto, corsie d’ospedale, fiere e chiese di periferia. I suoi antieroi sono soggetti egoisti ossessionati dalla propria morte, burocrati vittime della routine lavorativa, inetti in amore, uomini sulla mezza età che invidiano l’energia dei giovani, denigratori della vita e nostalgici di quella potenza imperiale oramai andata. Nonostante ciò, non riescono ad allontanarsi dal mondo a cui appartengono per affrontare l’ignoto, infatti Larkin stesso non voleva allontanarsi dalla sua Inghilterra, poiché sosteneva che prima o poi sarebbe dovuto tornare.

In a recent Times survey of the 50 most beloved British writers since the post-war period, Philip Larkin was the first. Although his poetic output is based on only four collections of verses published over a period of 30 years – The North Ship (1945), The Less Deceived (1955), The Whitsun Weddings (1964) and High Windows (1974), to which he has added few other compositions, Larkin enjoys undisputed fame. To confirm this, there are the re-editions of Anthony Thwaite’s Collected Poems (1988), as well as the numerous monographs and critical contributions that enrich the already copious critical bibliography on the poet. The Philip Larkin Society, founded in 1995 on the occasion of the tenth anniversary of the author’s death, is also noteworthy. It promotes and encourages Larkin’s studies both in the UK and throughout the world, thanks to its extensive annual programmes of research and development. Larkin is still semi-unknown in Italy, at least to the general public. Apart from a few translations, the first one dated 1969, 'Le nozze di Pentecoste' and other poems for Einaudi and, more recently, 'Finestre Alte' (2002), also for Einaudi, only the edition of 'Turbamenti a Willow Gables' (2003) is available in our language. It starts from the cultural context within which the author begins to take his first steps, that of the English Movement, a literary phenomenon of the 1950s of 1900, in which Larkin enters, interacting and collaborating with other equally important figures such as Donald Davie, John Wain, Thom Gunn, D. J. Enright and Elizabeth Jennings; Larkin’s and Kingsley Amis’s different points of view are described in detail, and the influence Auden had on Larkin is analysed. Finally, a further aim of this work is to address the detailed analysis of some of the most significant poetic texts contained in the various collections of poetry, in order to show the differences The Movement, the most important literary phenomenon in post-World War II in England, was founded between '53 and '55 thanks to poets trained at the universities of Oxford in Cambridge. At Oxford in 1940 they met Philip Larkin and Kingsley Amis, the two most important representatives of the Movement, both fascinated by the work of Gavin Bone, a scholar of Anglo-Saxon poetry. Both publish their first works with Fortune Press. Later, John Wain, another future member of the Movement, appeared on the English literary scene, who was attracted by the sobriety, synthetic style and Englishness of the two young writers. Also in the 1940s, in Cambridge, D. J. Enright, Donald Davie and Thom Gunn adopted the values of clarity, dedication and discipline, appreciating the Augustan literary models that could serve as examples in dealing with everyday events. Two anthologies, Poets of the Fifties, published in 1955 by D. J. Enright and New Lines by Robert Conquest, clearly define the Movement. The same eight poets appear in the two collections: Enright, Wain, Conquest, Larkin, Davie, Holloway, Amis, Jennings, while Gunn is only represented on New Lines. The most prominent figure in the Movement is that of Philip Larkin (1922-1985), who has been described, according to recent studies, as a misogynist, scornful of the working class, chauvinist, onanist, pornographer and perhaps an admirer (in his father’s footsteps) of Hitler’s Germany. The typical setting of his poems is the industrial province, with pubs, Georgian hotels, rooms for rent, hospital wards, fairs and suburban churches. Its anti-heroes are selfish subjects obsessed with their own death, bureaucrats victims of the work routine, inept in love, middle-aged men who envy the energy of young people, denigrators of life and nostalgic for that power.Despite this, they are unable to move away from the world they belong to to to face the unknown, in fact Larkin himself did not want to move away from his England, because he argued that sooner or later he would have to return.
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