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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05102020-201055


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
LUISOTTI, LETIZIA
URN
etd-05102020-201055
Titolo
Sviluppo di nuovi sistemi nanomicellari per la somministrazione oftalmica di loteprednolo etabonato
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Monti, Daniela
relatore Dott.ssa Terreni, Eleonora
Parole chiave
  • Terapia oftalmica
  • Loteprednolo etabonato
  • Nanomicelle
Data inizio appello
12/06/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro di tesi ha avuto lo scopo di sviluppare nuovi sistemi nanomicellari per la somministrazione oftalmica di loteprednolo etabonato (LE), con l’obiettivo di aumentare la solubilità in ambiente acquoso del principio attivo di natura estremamente lipofila, di ottenere una formulazione limpida e trasparente adatta all’instillazione nell’area precorneale senza provocare fastidi e conseguentemente di aumentare la biodisponibilità. La messa a punto delle formulazioni nanomicellari di loteprednolo è partita dalla valutazione della capacità solubilizzante in tampone fosfato di una serie di tensioattivi adatti,dal punto di vista della struttura e della concentrazione, per l’applicazione oculare. Inoltre,come alternativa all’uso dei tensioattivi è stata presa in considerazione la complessazione con ciclodestrine. I tensioattivi che hanno permesso la maggiore solubilizzazione di farmaco sono stati usati per lo sviluppo di sistemi nanomicellari binari (misti). Tali formulati sono stati caratterizzati dal punto di vista chimico-fisico determinando il diametro idrodinamico, l’indice di polidispersività, il grado di trasparenza e filtrabilità, la capacità di incapsulazione e di carico di farmaco nel sistema nanostrutturato. Le nanomicelle venivano preparate per semplice dissoluzione dei differenti componenti della formulazione. Gli studi di questa prima fase hanno dimostrato che le ciclodestrine portavano ad un aumento limitato della solubilità del LE in tampone fosfato. Per quanto riguarda i sistemi nanostrutturati, le nanomicelle miste hanno presentato una buona capacità di incapsulare il farmaco, con dimensioni piccole e un ristretto indice di polidispersività, con differenze in base alla composizione. Una fase discriminate nella scelta della formulazione più idonea è stata la filtrazione. Dopo filtrazione alcune formulazioni rimanevano lattiginose e torbide. Sulla base dei risultati ottenuti in questa fase preliminare, la scelta è ricaduta sulla formulazione nanomicellare Nano-T/H contenente il 10% della miscela vitamina E TPGS e Kolliphor® HS-15 in rapporto ponderale 1:1. Considerando che la formulazione è stata pensata per l’applicazione oculare, sarebbe stato auspicabile diminuire il più possibile, sempre in relazione al potere solubilizzante nei confronti del farmaco, il contenuto in tensioattivi per ridurre al minimo gli effetti collaterali a carico dell’occhio durante l’uso. A questo scopo è stata costruita una curva di solubilità del loteprednolo etabonato in presenza di quantità variabili (1, 2, 5, 7 e 10%) della miscela di tensioattivi, mantenendo il rapporto tra vitamina E TPGS e Kolliphor HS-15 1:1. Lo studio ha evidenziato che il 7% di tensioattivi totale permetteva l’incapsulazione di quantità di farmaco non molto diverse dal 10% per cui è stata scelta la formulazione contenente questo quantitativo totale di tensioattivi per gli studi di rilascio in vitro. La formulazione nanomicellare mostrava una rapida diffusione del farmaco con una velocità di rilascio pari a 2.83 g/ora. La formulazione nanomicellare sembra rispondere alle esigenze di una facile somministrazione e di non interferenza con i normali processi fisiologici, diventando un buon candidato come alternativa al prodotto commerciale Lotemax sospensione acquosa lattiginosa.
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