Tesi etd-05102017-095005 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CEI, LIVIA
URN
etd-05102017-095005
Titolo
Studio del potenziale utilizzo di nanoparticelle di carbon black nella bonifica di acqua marina contaminata da metalli pesanti. Valutazione in vitro di genotossicita' su biopsie branchiali di M. galloprovincialis
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Prof.ssa Frenzilli, Giada
relatore Dott.ssa Guidi, Patrizia
relatore Dott.ssa Guidi, Patrizia
Parole chiave
- bonifica
- carbon black
- comet
- cytome assay
- diffusion
- nanoremediation
Data inizio appello
29/05/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
L'inquinamento ambientale è una minaccia globale e la sua entità sta aumentando giorno dopo giorno a causa dell'urbanizzazione, della pesante industrializzazione e del cambiamento nello stile di vita delle persone. Al tempo stesso, l'avvento e lo sviluppo delle nanotecnologie ha fornito numerose opportunità e campi di applicazione per la realizzazione di nanomateriali (aventi dimensioni inferiori ai 100 nm) che grazie alle loro peculiari proprietà e funzionalità uniche, giocano un ruolo fondamentale nella bonifica ambientale (nanoremediation).
In questo studio è stata valutata in vitro la capacità delle nanoparticelle di carbon black di andare a contrastare l'effetto genotossico del cadmio (nella forma CdCl2), noto contaminante acquatico, in una specie modello come Mytilus galloprovincialis, classico bioindicatore della qualità dell'ambiente marino e importante anche per il consumo umano. I test di genotossicità Comet, Diffusion e Cytome Assay sono stati effettuati su biopsie branchiali. Il Comet assay è una tecnica elettroforetica su singola cellula in grado di evidenziare le rotture a singolo e a doppio filamento e la presenza di siti labili agli alcali; il Diffusion assay rileva, invece, la presenza di cellule apoptotiche; infine, il Cytome assay valuta la presenza di cellule micronucleate o altre anomalie a carico del nucleo su cellule in interfase.
I primi risultati emersi dall'analisi della varianza (ANOVA) non hanno mostrato una riduzione in termini di danno al DNA a seguito della co-esposizione di cadmio e carbon black. Sono, tuttavia, in corso ulteriori studi al fine di comprendere maggiormente le potenziali capacità del carbon black e quindi la sua possibile applicazione nella nanoremediation.
In questo studio è stata valutata in vitro la capacità delle nanoparticelle di carbon black di andare a contrastare l'effetto genotossico del cadmio (nella forma CdCl2), noto contaminante acquatico, in una specie modello come Mytilus galloprovincialis, classico bioindicatore della qualità dell'ambiente marino e importante anche per il consumo umano. I test di genotossicità Comet, Diffusion e Cytome Assay sono stati effettuati su biopsie branchiali. Il Comet assay è una tecnica elettroforetica su singola cellula in grado di evidenziare le rotture a singolo e a doppio filamento e la presenza di siti labili agli alcali; il Diffusion assay rileva, invece, la presenza di cellule apoptotiche; infine, il Cytome assay valuta la presenza di cellule micronucleate o altre anomalie a carico del nucleo su cellule in interfase.
I primi risultati emersi dall'analisi della varianza (ANOVA) non hanno mostrato una riduzione in termini di danno al DNA a seguito della co-esposizione di cadmio e carbon black. Sono, tuttavia, in corso ulteriori studi al fine di comprendere maggiormente le potenziali capacità del carbon black e quindi la sua possibile applicazione nella nanoremediation.
File
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tesi_Livia_Cei.pdf | 3.92 Mb |
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